Gli animali tornano
padroni: uno «zoo»
sulle strade deserte

di Alessandro Gatta
Lo spettacolare corteo di anatre nel centro storico di SirmioneIl fagiano che attraversa tranquillo la strada al cimitero di Moniga
Lo spettacolare corteo di anatre nel centro storico di SirmioneIl fagiano che attraversa tranquillo la strada al cimitero di Moniga
Lo spettacolare corteo di anatre nel centro storico di SirmioneIl fagiano che attraversa tranquillo la strada al cimitero di Moniga
Lo spettacolare corteo di anatre nel centro storico di SirmioneIl fagiano che attraversa tranquillo la strada al cimitero di Moniga

Il lungo elenco di questi giorni è solo parziale, ma già abbastanza esaustivo: un fagiano che attraversa la strada quasi sulle strisce pedonali al cimitero di Moniga, un’orda pacifica di anatre che invade il centro storico di Sirmione (e che su Facebook viaggia oltre le 15 mila condivisioni), lepri a volontà sulle direttrici della Valtenesi, una coppia di rapaci (due gheppi) che ha nidificato sul tetto di una casa sul lungolago di Desenzano. E sono solo alcuni esempi, ce ne sarebbero molti altri, di tutti gli animali che sul Garda si riprendono l’asfalto e il cemento che ormai da settimane la maggior parte degli umani ha abbandonato, per le disposizioni di ridotta mobilità conseguenti al Coronavirus. Attenzione però: non manca il monito del Wwf, la più autorevole associazione per la difesa degli animali, a non assumere comportamenti sbagliati nei confronti di questi nuovi «vicini di casa», Ovviamente non fare del male agli animali, ma nemmeno dar loro da mangiare. Beffardo il destino, è così che la natura si prende la sua rivincita: non solo il calo delle emissioni (in Lombardia documentata da Arpa e rilanciate da Legambiente), ma pure la curiosa invasione di animali di ogni specie per le strade gardesane. Onde evitare ulteriori stravolgimenti naturalistici, è il Wwf Bergamo-Brescia a dettare la linea sui comportamenti da attuare in caso ci si trovi di fronte agli animali selvatici in aree urbane. «L’APPELLO è a non dar loro da mangiare - scrivono gli ambientalisti con riferimento, in particolare, alle anatre che passeggiano per Sirmione - perché devono continuare a procacciarselo da soli: il lago offre loro tutto quello di cui hanno bisogno». Intanto gli animali si godono questa piccola rivincita (ma a che prezzo) prima di tornarsene quieti nelle tane e nelle placide acque del lago. Tutte queste strade deserte (e oggi, almeno in parte, rioccupate dalla fauna locale) aprono infine una riflessione sulla natura stessa dell’essere umano, che è sì animale, ma animale sociale: forse solo ora ci siamo accorti di quanto ci mancano gli altri, di quanto siano importanti. •

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