Garda, evaporati
dieci anni
di investimenti

di Silvia Avigo
Un momento del tavolo di confronto convocato ieri a Desenzano
Un momento del tavolo di confronto convocato ieri a Desenzano
Un momento del tavolo di confronto convocato ieri a Desenzano
Un momento del tavolo di confronto convocato ieri a Desenzano

L’«azienda-Garda» è solida e strutturata e grazie alla sua grande qualità ha mitigato gli scenari apocalittici affrescati da esperti improvvisati. Senza interventi mirati tuttavia, la crisi innescata dall’emergenza coronavirus da contigente rischia di diventare strutturale. Il comparto turistico sta recuperando posizioni rispetto alle stime generali che allo sblocco del lockdown parlavano su scala provinciale di 20 mila imprese bresciane e di 50 mila posti di lavoro a rischio, con perdita fatturato del 70%, un crollo del commercio che si attesta sul 60%. Il Benaco sta colmando il gap, anche se la stagione resterà tra le più difficili dal dopo guerra. IL PUNTO È STATO fatto in occasione del terzo tavolo tecnico organizzato dall’Amministrazione comuale di Desenzano, un confronto tra tutte le categorie produttive locali e del territorio bresciano con l’onorevole Mariastella Gelmini, il senatore Adriano Paroli e l’assessore regionale allo sviluppo economico Alessandro Mattinzoli, intervenuti per ascoltare le problematiche reali e concrete degli operatori sul territorio, tutti d’accordo che in soli 3 mesi sono andati persi 10 anni di economia e che la vera crisi si vedrà solo a fine anno. «Il confronto non è tempo perso, ma il primo passo per trovare misure efficaci - ha spiegato Alessandro Mattinzoli - ma serve un coordinamento tra i vari livelli istituzionali perché la situazione è molto pesante e non c’è una vera autonomia». Il mondo delle imprese bresciane invoca la riduzione dell’Iva per incentivare l’acquisto del consumatore a differenza di una riduzione fiscale generale, che porterebbe ad incentivare il risparmio, la semplificazione delle norme vigenti, la dilazione delle imposte comunali e statali ma anche più infrastrutture a partire dalla messa in efficenza e massima operatività dell’aeroporto di Montichiari. Per le attività turistiche è fondamentale un piano di promozione finalizzato a destagionalizzare e riconquistare il mercato estero che vale solo sul Garda l’80 percento dell’utenza, ma puntando ai prossimi 3 anni, questa stagione ormai è persa. NELL’AMBITO agricolo si registra un calo di un terzo del fatturato il Consorzio del Lugana Dop ha evidenziato la crisi dell’esportazione estera che rappresenta l’80 percento del fatturato e della giacenza del prodotto causata dalla chiusura e dal calo del reparto della ristorazione, dal canto suo anche Asst del Garda ha fatto sentire la sua voce chiedendo espressamente più investimenti nelle risorse umane che nella realizzazione di nuove strutture. «Sono soddisfatto perchè anche questo incontro di ascolto è stato partecipato da tutte le categorie e dai cittadini - ha dichiarato il sindaco Guido Malinverno - adesso è fondamentale non scoraggiarsi ma trasformare queste difficoltà in opportunità, abbiamo le capacità, il talento e l’opportunità per ripartire e vincere questa sfida». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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