Dal 2 ottobre apre la caccia Da abbattere trecento capi

di L.SCA.
Cinghiali: da ottobre la caccia
Cinghiali: da ottobre la caccia
Cinghiali: da ottobre la caccia
Cinghiali: da ottobre la caccia

Il conto alla rovescia sta per esaurirsi e da mercoledì 2 ottobre, con l’ormai consueto corollario di polemiche e recriminazioni, si potrà cacciare i cinghiale nel parco dell’alto Garda. LA STAGIONE durerà circa tre mesi, fino al 31 dicembre e consentirà l’abbattimento con il metodo della braccata, quella con l’utilizzo del segugio nelle zone del comprensorio «basso» dell’entroterra gardesano. Invariate le regole d´ingaggio. A Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine e Limone si potrà sparare nei mesi di ottobre e novembre per un giorno a settimana, sempre di sabato. Poi in dicembre, le giornate raddoppieranno e le battute potranno essere organizzate anche al mercoledì. Previsto l’abbattimento di 300 esemplari, secondo i dati del censimento effettuato dal comprensorio alpino Ca8. Nella fascia alta del parco invece, quella più o meno comprensiva dei comuni di Valvestino e Magasa gli abbattimenti effettuati in caccia di selezione nel periodo compreso tra il 23 giugno scorso e il prossimo 31 gennaio sono previsti in un numero complessivo di 78 capi. Alla data odierna, i cinghiali abbattuti sono già 55. «LA PRESENZA massiccia di questi animali – ha dichiarato l’assessore regionale Fabio Rolfi commentando il raddoppio degli abbattimenti in Lombardia, 2456 rispetto ai 1300 del 2018 – può essere pericolosa per l’uomo, oltre che dannosa per l’agricoltura», citando come un’unica soluzione al contrasto la caccia senza limiti. Per contro: «Si sta rivelando fallimentare affidare la riduzione del numero dei cinghiali ai cacciatori, cioè a chi ha l’interesse opposto, che il loro numero cresca» ha ribattuto Ferdinando Alberti dei 5 Stelle. L’impressione è che il braccio di ferro non sia destinato a esaurirsi.

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