Antagonismo e no alla Tav: torna la festa di «Zanzanù»

di A.GAT.
La bandiera di «Zanzanù»
La bandiera di «Zanzanù»
La bandiera di «Zanzanù»
La bandiera di «Zanzanù»

L’obiettivo è di quelli tosti: «La Zanzanù Fest è il megafono per ricordare che la lotta dei banditi non si è fermata, e che c’è una comunità politica anche sul Garda che si batte per costruire un futuro differente e un’alternativa a questo modello di società». Con queste parole d’ordine, rorna venerdì e sabato a Rivoltella, all’anfiteatro di Villa Brunati, la festa di Zanzanù, organizzata dal Collettivo gardesano autonomo e ispirata all’esperienza del centro sociale occupato alla Spiaggia d’Oro, intitolato appunto al celebre brigante gardesano: «Cinque anni di lotte - dicono gli attivisti - dal diritto alla casa all’antirazzismo». Due giorni di musica e politica, schierando una ventina di volontari per la buona riuscita della festa: seconda edizione, per la prima volta legalmente autorizzata in accordo con il Comune che ha concesso gli spazi. Porte aperte dalle 19: allo stand gastronomico La Tana di Zanzanù si affiancheranno i banchetti del Cat, dei No Tav, della Rete 25 Aprile, di Non una di meno e del Kaos Valtrompia. Gli eventi musicali: venerdì il rapper Enigma con i locali Amianto e White Trash, ingresso 7 euro, sabato punk e gipsy ska con Twiddle Thumbs e Radio Palinka, ingresso 2 euro. Spazio politico: sabato sera, prima dei concerti, la prima assemblea No Tav dopo la pubblicazione dell’analisi costi-benefici. Ci saranno anche Nicoletta Dosio, attivista della Valsusa, e il professor Erasmo Venosi, ex collaboratore del ministero dell’Ambiente. •

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