Esselunga, l'«azzera
ricorsi» approvato
tra le polemiche

di C.REB.
Esselunga
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Il Consiglio comunale di Ospitaletto ha approvato ieri sera con il voto della maggioranza il documento di accordo raggiunto con Esselunga, che consentirà al gigante della grande distribuzione di scomputare 1 milione e 100 mila euro di oneri di urbanizzazione secondaria dovuti per il nascente polo logistico. Risorse che saranno investite nei paesi limitrofi. L’appendice alla convenzione urbanistica stipulata a suo tempo - che aveva dato origine a quattro ricorsi al Tar da parte di Cazzago, Travagliato e Castegnato, oltre a quello della stessa Esselunga - «va nell’interesse della nostra comunità - ha spiegato in aula il sindaco Giovanni Battista Sarnico -: è un procedimento che si chiude, al solo fine di eliminare ogni contenzioso ed accelerare la realizzazione dell’intervento urbanistico». L’accordo prevede infatti «entro 15 giorni dalla stipula della convenzione urbanistica il ritiro di tutti i ricorsi al Tar». «Abbiamo tenuto la barra ferma e dritta - ha sottolineato Sarnico -. L’iter è stato complesso e difficile, ma abbiamo raggiunto l’obiettivo. Va guardato il traguardo, non il percorso». L’accordo con Esselunga «ci consentirà di tenere in cascina la totalità delle risorse - ha aggiunto il sindaco -, tranne una quota parte che andrà comunque distribuita sul territorio, a beneficio indiretto anche dei nostri concittadini». E «se le opere non verranno realizzate, o saranno di importo inferiore, non riconosceremo la cifra per intero. Il nostro interlocutore sarà esclusivamente Esselunga che dovrà documentare le spese al Comune sia in sede preventiva che di rendicontazione. Sfido chiunque a trovare soluzioni migliori di questa, in termini ambientali, occupazionali e patrimoniali. Abbiamo fatto fino in fondo l’interesse del paese». Critiche le minoranze, che nonostante la condivisione di «un’operazione che porterà evidenti benefici a tutti», hanno posto alcuni quesiti. «É stato sempre sostenuto con fermezza il principio che non si doveva niente a nessuno - ha sottolineato Giuseppe Antonini di Ospitaletto da vivere -: cosa è cambiato? Questo “addendum“ di fatto è una variante alla convenzione urbanistica, e come tale deve seguire delle procedure». «La maggioranza il 14 maggio scorso aveva bocciato l’osservazione di Esselunga, che chiedeva la stessa cosa di cui discutiamo oggi - ha evidenziato Laura Trecani di OspiLab -. Il sindaco aveva ribadito che eventuali interventi mitigativi sarebbero stati a carico dei privati e che l’importo degli oneri urbanistici non poteva variare. Oggi invece si stravolge tutto».


«SI VEDE la luce in fondo al tunnel solo perchè l’ha voluto Esselunga, per accelerare l’intervento dopo aver sottoscritto un accordo diretto con i Comuni confinanti, scavalcando di fatto Ospitaletto - ha osservato Enrico Mandelli di OspiLab -. Ma se Esselunga chiede di scomputare 1,1 milioni dalle risorse per opere pubbliche, vale a dire palasport e completamento delle strutture sportive, significa che invece di incassare 5 milioni ne arriveranno 3,9: cosa dovrà “sparire“? Dovremo ripensare il piano triennale delle opere pubbliche?». Secondo Matteo Totò di Riprendiamoci Ospitaletto «ci si poteva accordare fin da subito con i Comuni confinanti, senza perdere tempo. In questo modo li avremmo avuti al nostro fianco anche nella trattativa con Esselunga, aumentando il nostro peso nella partita».

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