Ubriaco semina il panico al pronto soccorso

di Valerio Morabito
L’ambulatorio devastato dal paziente in preda ad un raptus
L’ambulatorio devastato dal paziente in preda ad un raptus
L’ambulatorio devastato dal paziente in preda ad un raptus
L’ambulatorio devastato dal paziente in preda ad un raptus

Per la mera statistica quella avvenuta ieri notte è la 24esima aggressione registrata dall’inizio dell’anno tra gli ospedali di Manerbio e Leno. Per gli operatori delle strutture sanitarie è invece un incubo con cui sono costretti a convivere costantemente. Stavolta il raptus di violenza è esploso al pronto soccorso di Manerbio già teatro a fine settembre del pestaggio selvaggio di un medico. Stavolta non ci sono stati feriti, ma nell’astanteria si sono vissuti momenti di panico e paura. Tutto è iniziato attorno alle 4 quando un 45enne di Offlaga si è presentato allo sportello di accettazione del pronto soccorso visibilmente ubriaco. Ha affermato di avere una colica ed è stato accompagnato nell’ambulatorio per la visita di rito: all’improvviso, probabilmente a causa dello stato di ebrezza ha perso la testa cominciando ad insultare pesantemente e minacciare il medico e le infermiere che impauriti sono subito usciti dall’ambulatorio. A quel punto il 45enne ha cominciato a sferrare calci e pugni alle attrezzature. Ha ribaltato il lettino, gettato per terra la bombola d’ossigeno, devastato armadietti e porta flebo. In preda a una furia cieca ha lanciato una barella contro il monitor di un apparecchio diagnostico. Per bloccarlo è stato necessario l’intervento di un infermiere e due robusti conducenti dell’ambulanza. Il 45enne è stato successivamente identificato dai carabinieri del radiomobile di Verolanuova: nelle prossime ore scatterà una denuncia per danneggiamento e sospensione di servizio di pubblico. L’EPISODIO è la punta dell’iceberg dell’emergenza sicurezza che l’Asst del Garda sta affrontando con incisività. Entro breve saranno potenziate le telecamere di videosorveglianza e istituita la figura del security manager. L’allarme si specchia nei numeri: dall’inizio del 2019 sono già a 45 le aggressioni verbali e fisiche registrate negli ospedali dell’Asst: 10 tra Desenzano e Lonato, 10 a Gavardo e Salò, addirittura 24 tra Manerbio e Leno. Il caso più eclatante è accaduto al pronto soccorso di Manerbio il 29 settembre. Un 24enne, residente ad Azzano, si era presentato con la fidanzata al pronto soccorso affermando di aver riportato delle contusioni durante un’aggressione. Le sue condizioni in sede di valutazione, erano state giudicate non urgenti. Il 24enne si era così accomodato in sala d’attesa mugugnando. Poi, il ragazzo e la sua fidanzata avevano cominciato a lasciarsi andare ad effusioni amorose hard nella sala d’aspetto. L’infermiera aveva invitato la coppia a ricomporsi e il paziente aveva reagito con insulti e minacce. Il medico di turno, un 55enne, era uscito dall’ambulatorio chiedendo spiegazioni e, compresa la situazione, aveva cercato di difendere l’infermiera. Ma era stato a sua volta travolto da una raffica d’insulti e minacce. Il professionista aveva preso lo smartphone per chiamare i carabinieri, ma prima di poter comporre il numero di emergenza era stato travolto dalla furia del 24enne che aveva cominciato a prenderlo a pugni scaraventandolo sul pavimento. In preda ad un raptus, l’aggressore aveva continuato ad infierire sul medico preso a calci mentre era a terra. •

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