Tremila «stelle» sopra Ghedi Il paese sotto un’innovativa luce

di Milena Moneta
Anche Ghedi passa all’illuminazione a «led»: è in corso la riqualificazione di tremila punti luce
Anche Ghedi passa all’illuminazione a «led»: è in corso la riqualificazione di tremila punti luce
Anche Ghedi passa all’illuminazione a «led»: è in corso la riqualificazione di tremila punti luce
Anche Ghedi passa all’illuminazione a «led»: è in corso la riqualificazione di tremila punti luce

Ghedi sarà avvolta da una nuova luce: qualche giorno fa sono ripresi i lavori, che erano stati interrotti dalla pandemia, per riqualificare tutta l’illuminazione pubblica, modificando più di tremila punti luce, aggiungendone altri cento, ricorrendo ovunque al led. I tempi per la conclusione, e cioè i 250 giorni previsti a partire da fine febbraio, saranno mantenuti e prima di Natale, entro novembre, si accenderanno anche queste «luminarie». LA TEA, azienda che ha sede a Mantova, e la Zl di Castiglione, in team temporaneo, che hanno sottoscritto un contratto-convenzione con l’Amministrazione comunale per gestire l’illuminazione pubblica sul territorio nei prossimi 17 anni, mentre non hanno sospeso la manutenzione proseguita anche con l’emergenza, data la «necessità pubblica», intendono infatti procedere a ritmi serrati, nonostante le impreviste difficoltà e l’adeguamento dei protocolli di sicurezza dovuti al Covid-19. IL COSTO dei lavori della sostituzione dei tradizionali corpi illuminanti, già avvenuta per esempio al quartiere Belvedere, in via Pascoli, Navigli, Fogazzaro, Foscolo, prossima a proseguire nel centro storico dove dovrebbero essere sostituiti anche fari ora sotto gronda divenuti nido di colombi che con i loro escrementi imbrattano i muri sottostanti, è di oltre un milione e 400 mila euro. IL CONTRATTO per la fornitura di energia è di quasi 6 milioni e 600 mila euro, suddiviso in circa 400 mila euro che il comune verserà alle aziende ogni anno. «Abbiamo potuto verificare che l’illuminazione, laddove è stata completata, risponde in pieno ai requisiti del progetto», afferma il vicesindaco Giovanni Cazzavacca, che da assessore ai lavori pubblici nella precedente amministrazione cui risale il progetto, aveva fatto respingere una convenzione già messo a punto «per passare a questa che garantiva - secondo il vicesindaco - molti più benefici all’intera comunità». OLTRE alla riqualificazione dei punti luce che restano tutti di proprietà comunale, se ne aggiungono altri centro, inoltre è assicurata uniformità di illuminazione su tutte le strade, maggior visibilità per gli attraversamenti pedonali, 4 colonnine per ricarica delle auto elettriche, illuminazione del ciclodromo, del parcheggio di Largo Zanardelli e e della piazzetta Trento, del percorso pedonale via Baracca, e l’interramento delle linee su molte strade. Non è tutto: «Inoltre - conclude Cazzavacca - si prevede fin da subito un risparmio di energia e una possibile rimodulazione dei costi». •

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