Tempio crematorio, avanti ma con giudizio

di Riccardo Caffi
La questione è stata affrontata durante il consiglio comunale
La questione è stata affrontata durante il consiglio comunale
La questione è stata affrontata durante il consiglio comunale
La questione è stata affrontata durante il consiglio comunale

Assessori e consiglieri della Lista Civica Quinzano hanno respinto compatti la mozione presentata dal gruppo di minoranza Centrodestra per Quinzano volta ad ottenere la rinuncia del Comune di Quinzano d’Oglio alla costruzione del forno crematorio e la contestuale revoca dei relativi incarichi affidati alla partecipata Quinzano Servizi. Mentre il vicesindaco Graziano Bolzani, che ha presieduto il consiglio comunale in sostituzione del primo cittadino Andrea Soregaroli, dichiara che l’esecutivo ha avviato una profonda ricognizione circa le attività poste in essere, ad oggi, dalla partecipata Quinzano Servizi Srl, incaricata di predisporre il progetto del tempio crematorio. «Serve avere un quadro complessivo sia dello studio dell’opera, sia del coinvolgimento di tutti gli enti locali che dovrebbero essere attori della iniziativa», spiega. IL CAPOGRUPPO del centrodestra, Gianfranco Bosio, ha invece annunciato la volontà di costituire un comitato per la richiesta di un referendum sulla questione. Nel tempio di cremazione autorizzato dalla Regione Lombardia a Quinzano d’Oglio entrerebbero in funzione due linee di cremazione a gas metano. «Sono previste otto cremazioni al giorno per ciascuna linea, con emissioni dalle quali i cittadini che abitano nei pressi del cimitero non saranno tutelati - ha insistito Bosio -. Mi ero convinto che i consiglieri di maggioranza non conoscessero bene questo progetto, perciò ho scritto a ciascuno di loro una lettera per spiegare come il tempio metta in pericolo la salute dei cittadini, ma non ho ricevuto alcuna risposta». Secondo la minoranza il referendum sarebbe auspicabile, dato che si parla di salute pubblica. PER LA CIVICA comunque il progetto del tempio crematorio resta in una fase interlocutoria. «La mozione del centrodestra - sottolinea il vicesindaco - È stata respinta anche perché presenta elementi di fibrillazione tali da esporre la partecipata Quinzano Servizi Srl al rischio di azioni legali». Questo però non esclude la ricognizione. «Servirà per pianificare le procedure di approvazione degli organi di rappresentanza delle comunità che fanno parte del perimetro di riferimento dell’impianto, in un’ottica di conferire il massimo grado di trasparenza alle attività da svolgere, per la realizzazione di un progetto di particolare rilevanza», chiosa Graziano Bolzani. •

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