Suggestioni contadine nella Sagra d’autunno

di E.ARCH.
Una rievocazione del tradizionale trasloco di San Martino
Una rievocazione del tradizionale trasloco di San Martino
Una rievocazione del tradizionale trasloco di San Martino
Una rievocazione del tradizionale trasloco di San Martino

Il dibattito sull’effettivo ruolo dell’agricoltura nella tutela del territorio è sempre aperto, e naturalmente è il tipo di gestione della terra a fare la differenza. Ma indubbiamente l’eredità culturale di un modo contadino ormai scomparso ha un certo fascino, ed è stata proprio questa a caratterizzare ancora una volta la nuova edizione (la numero 15) di quella «Sagra del contadino» di Mairano appena andata in archivio. NONOSTANTE la domenica grigia, la grande fiera tematica della Bassa è stata apprezzata da un notevole numero di visitatori - competenti o meno - arrivati da mezza provincia, attratti non solo dalle ricostruzioni etnografiche ma anche dalla possibilità di apprezzare oltre al buon cibo anche intrattenimenti musicali di vario genere, e di approfondire temi di attualità legati alla vita di questo comparto. La locandina della festa prevedeva infatti tra le altre cose anche un convegno della Coldiretti sui problemi del settore, una rassegna di attrezzi contadini di un tempo, una serie di dimostrazioni di mestieri quasi scomparsi, la presenza di figuranti in costume e, naturalmente, la presenza di animali da cortile. Senza dimenticare il gioco del palo della cuccagna, la Ludoteca, una mostra di trattori d’epoca, una mostra di pittura, lo show itinerante della banda e il mercato contadino. L’omaggio al passato nell’epoca digitale si è concretizzato anche con una dimostrazione di arte calligrafica, con uno spettacolo di burattini, con una gara dei baffi e con l’elezione del miglior pirlo; passando per la pulitura delle catene e i canti di osteria da Bagolino. Tre giorni fitti e affollati per una manifestazione diventata un must e un benvenuto all’autunno davvero imperdibile.

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