Spesa nel caos dopo
il decreto. I Comuni
stilano la «black list»

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Cinzia Reboni «Hanno appena fermato mio marito: non si può andare a Maclodio a fare la spesa», scrive allarmata Anna su Facebook. Le risponde a stretto giro di post Chiara: «Stamattina mio papà è andato al Penny market e lo hanno fatto entrare senza problemi». I frenetici messaggi rimbalzati sui social hanno rischiato di creare un caso diplomatico tra i Comuni di Trenzano e Maclodio. TUTTO È COMINCIATO con una comunicazione istituzionale dell’Amministrazione civica di Trenzano. «Previo riscontro del comando di Polizia locale e delle autorità, ai nostri residenti è concesso lo spostamento nel territorio di Maclodio per acquistare beni di prima necessità in un altro supermercato». Fisiologicamente si è registrato un esodo verso i due poli della grande distruzione di di Maclodio. Di fronte ai controlli di routine alle porte del paese in corso dall’inizio dell’emergenza coronavirus, qualche residente di Trenzano ha pensato che fosse scattato un blocco di accesso al Comune confinante. IL SINDACO di Maclodio, Simone Zanetti ha tuttavia riportato tutto nell’alveo dell’applicazione dell’ordinanza ministeriale. «Ci dobbiamo attenere scrupolosamente alle indicazioni del Governo e non possiamo assumerci la responsabilità di deroghe - precisa il primo cittadino -: stiamo mettendo a punto una linea chiara da adottare nei confronti dei Comuni limitrofi, che si basa sull’effettiva necessità di quei paesi che non hanno la possibilità di soddisfare i bisogni primari dei loro cittadini. Questo significa che per qualcuno ci saranno le porte aperte, anche se questo non significa andare al supermercato tre volte al giorno, mentre altri verranno bloccati attraverso un controllo costante della Polizia locale». Questo - sottolinea Zanetti - «non significa “respingere“ la gente, ma è del tutto evidente che ci sono persone che potrebbero andare a fare la spesa in Comuni più vicini al loro, senza arrivare fino a Maclodio». Fissate le regole, «nessun cittadino di Trenzano è stato mandato indietro, così come faremo con i residenti dei Comuni che si trovano in situazione di necessità. L’elenco sarà pronto nelle prossime ore, per chiarire ogni dubbio», ribadisce Zanetti che invita a ricorrere al buonsenso. Del resto, Maclodio «finora sta resistendo molto bene: ad oggi in paese c’è stato solo un caso di contagio da coronavirus. Fortuna? Non solo - sottolinea il sindaco -: abbiamo organizzato controlli e presìdi costanti e meticolosi affidati alla Polizia locale ed i nostri volontari, e siamo riusciti a limitare i contagi». ANCHE IL SINDACO di Trenzano Italo Spalenza getta acqua sul fuoco. «Inutile alimentare la tensione, già abbastanza alta - spiega -. La Polizia locale sta cercando di disincentivare le uscite dal Comune, se non per casi di effettiva necessità. Ma bisogna anche considerare che Trenzano conta 5.500 abitanti, e in paese abbiamo soltanto tre punti vendita “mignon“. Nonostante i negozianti stiano facendo tutto il possibile per soddisfare le richieste, ci può essere l’esigenza di acquistare prodotti particolari». «Da sempre per la spesa settimanale i nostri cittadini si rivolgono al supermercato di Maclodio, che dista meno di due chilometri - aggiunge Spalenza -. É evidente però che bisogna rispettare le regole e usare soprattutto il buon senso. Sicuramente il decreto ministeriale di domenica non aiuta a fare chiarezza, anzi, a ben guardare ha aggiunto dubbi e difficoltà ad una situazione già confusa». •

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