Sergio, Guido e Fabio Un ricordo indelebile piegato solo dal virus

di M.MON.
Nel 1993 il criminale eccidio dei tre volontari bresciani in Bosnia
Nel 1993 il criminale eccidio dei tre volontari bresciani in Bosnia
Nel 1993 il criminale eccidio dei tre volontari bresciani in Bosnia
Nel 1993 il criminale eccidio dei tre volontari bresciani in Bosnia

Il Covid ha annullato anche le celebrazioni per la ricorrenza del 29 maggio, data indimenticabile per il paese di Ghedi, perché da qui partirono nel 1993 Sergio Lana, Fabio Moreni e Guido Puletti, diretti nella ex Jugoslavia a portare soccorsi umanitari alle popolazioni coinvolte nella guerra in corso: i tre furono trucidati a Gornij Vakuf. Un monumento in piazza ricorda il sacrificio della loro vita, mentre il gruppo a loro intitolato «29 maggio ’93. Sergio, Fabio, Guido» presieduto da Luciano Dabellani, non ha mai smesso da allora di raccogliere e portare aiuti in tutto il mondo a chi è in difficoltà. Era prevista, per ricordare i tre giovani assassinati, una messa nella cappellina a ridosso della Casa della Misericordia, dove il gruppo ha sede con la cooperativa «Sergio Lana» presieduta da Franco Perlato, e la cooperativa «Don Pierluigi Murgioni», guidata da Emilia Ferrari. I tre gruppi, dopo un momento conviviale, avrebbero presentato il libro «che racconta la storia umana e le vicende di un sacerdote missionario nostro carissimo amico, don Mario Bellini, salito al cielo lo scorso anno». I presidenti chiedono «di recitare un santo rosario in memoria di Fabio, Sergio e Guido nei tempi e nei modi ad ognuno possibili». •

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