Sbattuto sull’asfalto dalla manovra di un Suv

di V.MOR.
La Ducati del 38enne a terra dopo lo schianto di Visano
La Ducati del 38enne a terra dopo lo schianto di Visano
La Ducati del 38enne a terra dopo lo schianto di Visano
La Ducati del 38enne a terra dopo lo schianto di Visano

Basta consultare le statistiche per rendersi che non solo i ciclisti, ma anche i motociclisti potrebbero rientrare nell’elenco degli utenti deboli della strada. O almeno di quelli ad alto rischio. L’ennesimo caso a confermare questa realtà si è verificato ieri, col violento scontro con un Suv e col volo di alcuni metri che attorno alle 16, a Visano, ha ridotto male un 38enne di Calvisano che viaggiava sulla sua Ducati. È successo all’incrocio tra le vie Martiri della Libertà e Sant’Anna, mentre entrambi i mezzi viaggiavano in direzione Mezzane di Calvisano: il 38enne avrebbe sbattuto contro la fiancata sinistra di una Range Rover il cui conducente stava per svoltare in via Sant’Anna. Il motivo? L’automobilista, un 58enne, avrebbe imboccato l’uscita sbagliata, ovvero la corsia nella quale si devono immettere i veicoli provenienti dalla direzione opposta. Così Matteo Saetti, appena uscito dal turno di lavoro in un’azienda visanese, la «Faccin spa», è finito rovinosamente fuori strada. Per fortuna è rimasto sempre cosciente; tanto da riuscire ad avvisare lui stesso i familiari dello schianto. Poco dopo la zona è stata raggiunta da un’ambulanza della Croce rossa di Calvisano, ma anche dall’eliambulanza, che poi ha trasferito il ferito all’ospedale civile di Brescia: ha riportato lesioni importanti alla gamba destra, ma non è in pericolo di vita. Il teatro dell’incidente è stato raggiunto anche dalla moglie dell’infortunato e da alcuni suoi colleghi. E anche da un equipaggio della polizia stradale di Desenzano: gli agenti hanno sottoposto il 58enne alla guida del Suv all’alcoltest, poi hanno effettuato i rilievi e ascoltato alcuni testimoni e residenti. AGENTI che potrebbero richiedere anche le immagini filmate dalle telecamere della videosorveglianza privata di alcuni residenti di via Sant’Anna. La speranza è quella che gli strumenti per la sorveglianza elettronica abbiano immortalato quanto è avvenuto all’incrocio. •

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