Rischio contagio Arresti domiciliari per Bruno Lorandi

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Bruno Lorandi con il suo legale
Bruno Lorandi con il suo legale
Bruno Lorandi con il suo legale
Bruno Lorandi con il suo legale

Sono stati concessi gli arresti domiciliari a Bruno Lorandi, ex marmista di Nuvolera, condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Clara Bugna. Lorandi si trova a casa di una sorella a Mantova. La concessione della misura alternativa alla reclusione in cella è legata a motivi di salute e per il rischio di contagio da Covid 19. A novembre Lorandi, che ha 71 anni ed era in carcere a Verona, discuterà il ricorso presentato in Cassazione sul rigetto della richiesta di revisione del processo, firmata nell’autunno scorso dalla corte di Appello di Venezia. E sempre a proposito della direttiva salute per le carceri, da dieci giorni il boss dei Casalesi Pasquale Zagaria, 60enne, è ai domiciliari a Pontevico nell’abitazione della moglie. Il provvedimento avrà una durata di cinque mesi. Zagaria sta scontando una pena a 20 di reclusione in regime di 41bis a Sassari. Le misure di sicurezza inizialmente previste sono state rafforzate per consentire al 60enne di sottoporsi alle terapie dopo un delicatissimo intervento chirurgico. Le condizioni di salute del bosso sono state giudicate molto gravi e per questo incompatibili con il rischio di contagio da coronavirus. L’infezione potrebbe infatti rivelarsi fatale per il 60enne. Le notizie sul quadro clinico di Pasquale Zagaria sono state parzialmente diffuse in deroga al diritto di privacy per smorzare le polemiche scatenate dalla concessione dei domiciliari. In ogni caso - si legge nell’istruttoria del tribunale di sorveglianza, anche al termine dei 5 mesi «sarebbe opportuno il trasferimento del paziente presso altro Istituto che possa garantire il prosieguo dell’iter diagnostico-terapeutico». Condannato per estorsione, sequestro di persona, detenzione illegale di armi, difficilmente Zagaria tornerà in regime di 41 bis. È considerato dagli inquirenti la mente economica del clan del Casalesi, dopo aver trasferito il settore di maggior interesse del clan, il cemento, a Parma. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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