Riabilitazione, frenata del Tar

di M.MON.

Cresce l’incertezza per il servizio di riabilitazione della struttura ospedaliera di Leno che l’Asst del Garda aveva assegnato con una procedura d’urgenza alla cooperativa «Il Gabbiano» di Pontevico, chiamato a fornire il personale medico ed infermieristico per tutto il 2019 in attesa di un nuovo bando di gara dato che era andato deserto quello del marzo 2108. Tuttavia l’unica società che vi aveva partecipato, la cooperativa Seriana 2000, esclusa perché secondo la Commissione giudicatrice la sua offerta «non era ammissibile», ha fatto ricorso al Tar di Brescia che ha emesso provvedimento cautelare di sospensione degli atti di gara fino al 16 gennaio, data in cui si dovrà discutere il ricorso. Tuttavia per evitare il rischio caos, paventato da utenti e istituzioni, lo stesso tribunale amministrativo ha autorizzato l’Asst gardesana ad affidare temporaneamente dall’ormai prossimo mese di gennaio l’assistenza medico infermieristica al «Gabbiano» in attesa di pronunciarsi nel merito. La maggior preoccupazione viene dal sindaco di Leno Cristina Tedaldi che si esprime senza mezzi termini. «Quanto avvenuto quest’anno ha creato una situazione di caos e confusione a discapito dell’intero servizio in primis e di conseguenza degli utenti, ma anche di tutti i dipendenti che da anni lavorano nel reparto. Come sindaco e rappresentante dell’intera comunità chiedo assolutamente all’Asst del Garda e a Regione Lombardia la piena garanzia della continuità a Leno del servizio di riabilitazione e l’assoluta tutela di tutti i lavoratori. È necessario che una volta almeno vi sia assunzione di responsabilità: non si può gestire in modo superficiale, imbarazzante e vergognoso un’intera procedura di gara così delicata». La gara si è conclusa lo scorso 11 dicembre. «C’è stata una gestione a dir poco discutibile - si esprime anche Gian Antonio Girelli consigliere regionale del Partito democratico - quello di Leno è un reparto di eccellenza e un punto di riferimento per la realtà bresciana. Chiediamo garanzie sia sulla continuità del servizio in quel presidio sia per i dipendenti il cui futuro è al momento incerto». Il servizio di riabilitazione è stato gestito per 13 anni come sperimentazione pubblico-privato dalla Fondazione Dominato Leonense, espressione di Cassa Padana. L’anno scorso però la Regione Lombardia ha deciso di stabilizzare il rapporto co un bando di gara che, come si è detto, è andato deserto. Da lì la necessità da parte dell’Asst del Garda di gestire direttamente il reparto ma non disponendo di personale interno per erogare il servizio, il 22 novembre con procedura d’urgenza si è rivolta al mercato per individuare l’operatore disposto a farsene carico con l’impegno di ricorrere al personale già operante. •

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