Reduce, prigioniero e testimone del ’900 Addio al fante Trani

di V.MOR.
Francesco De Feo
Francesco De Feo
Francesco De Feo
Francesco De Feo

Montichiari ha perso un pezzo della sua storia. Nella giornata di ieri si è spento il centenario Francesco De Feo, conosciuto dai più come Cecco Trani. De Feo, che lo scorso 17 aprile aveva compiuto 100 anni (festeggiato dalla giunta con una visita a sorpresa per gli auguri), nel corso del secondo conflitto mondiale aveva vissuto come fante l’immane tragedia della ritirata di Russia e in seguito la prigionia nel campo di concentramento di Dachau. Un’esperienza che lo aveva segnato nel profondo e che fino a qualche anno fa aveva raccontato più e più volte in diverse scuole di Montichiari. MA OLTRE AD AVER vissuto sulla propria pelle gli sconquassi del Novecento, De Feo si era fatto conoscere per le sue doti di impareggiabile oste, erede di generazioni di commercianti di olio e di vino. In molti a Montichiari lo ricordano per l’ottima sangria servita alla festa di San Rocco alle Quattro Vie. A piangerne la scomparsa la figlia Antonia e i parenti, ma anche le tante persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. «Siamo addolorati - il commento del coordinatore delle associazioni d’arma di Montichiari Alfonso Turchetti e del presidente dei Fanti Roberto Chiari – Con Francesco De Feo se ne va l’ultimo fante reduce di Russia». I funerali, secondo le disposizioni anti contagio, si svolgeranno alle 15 di oggi nel cimitero di Montichiari. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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