Pestato e
rapinato al parco
da un baby-bullo

di Valerio Morabito
Picchiato per un amplificatore
Picchiato per un amplificatore
Picchiato per un amplificatore
Picchiato per un amplificatore

Voleva a tutti costi un amplificatore digitale per sparare musica a «palla» dall’mp3 o dall’i-phone. Un oggetto di culto tra i giovani che si radunano nei parchi per la movida «fai da te». E per impossessarsi del «feticcio» non ha esitato a prendere a schiaffi, pugni e calci un coetaneo. Non pago della rapina ha sputato addosso e infierito con insulti pesanti sulla vittima. Il baby bullo, 17 anni compiuti da poco, non ha tuttavia potuto godersi il frutto del raid: è stato identificato e bloccato dai carabinieri di Castenedolo. IL TRIBUNALE DEI MINORI alla luce di una serie di precedenti per rissa, vandalismo e schiamazzi non ha riaffidato il ragazzino alla famiglia, ma ha disposto il trasferimento in una comunità. L’episodio ha avuto come teatro il parco Pisa, al villaggio Fornaci, poco prima della mezzanotte. Il 17enne si è avvicinato al coetaneo cominciando a provocarlo: la vittima non ha risposto e ha cercato di allontanarsi, ma è stata raggiunta picchiata selvaggiamente. Poi ha dovuto subire l’umiliazione degli sputi. Il bullo si è infine allontanato con il frutto del blitz: al pestaggio hanno assistito da lontano due coppie di adulti, ma non hanno fatto in tempo a bloccare il rapinatore, ma hanno fornito una dettagliata descrizione dell’aggressore ai carabinieri. La pattuglia dei militari ha iniziato a perlustrare la zona e attorno alle 2 ha intercettato e fermato il 17enne che non era ancora riuscito a nascondere la refurtiva. A tradire il ragazzino l’acconciatura molto stravagante e la vistosa stampa sulla t-shirt. Il minorenne era già finito in passato nella rete dei controlli dei carabinieri impegnati nel contrasto a episodi di vandalismo. In passato il ragazzo è stato seguito anche dai servizi sociali del Comune di Castenedolo. Nell’operazione lampo, tra l’altro, è stata decisiva anche la testimonianza del ragazzo rapinato e picchiato che ha riportato ferite guaribili in due settimane. Sulla scorta del resoconto dei carabinieri, il Tribunale per i minori di Brescia ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del baby-rapinatore che successivamente è stato accompagnato dai militari in una comunità per minorenni della provincia dove resterà fino alla data del processo. •

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