Pestato dai tre
banditi sorpresi
in azienda

di Valerio Morabito
L’arresto del senegalese di 19 anni residente a Ghedi
L’arresto del senegalese di 19 anni residente a Ghedi
L’arresto del senegalese di 19 anni residente a Ghedi
L’arresto del senegalese di 19 anni residente a Ghedi

Sorpresi dal proprietario di un’azienda di Pavone Mella mentre cercavano di rubare una costosa bici da corsa, non hanno esitato ad aggredire la vittima che nella colluttazione è rimasta ferita alla nuca. Un episodio inquietante che richiama alla mente la tragedia consumata a Pontoglio, quando il commerciante di carne Pietro Raccagni fu ucciso da una bottiglia scagliata da una banda di rapinatori che aveva assaltato la sua abitazione, e più recentemente il ferimento di Francesco Scalvini elettricista di Ghedi «sprangato» mentre cercava di sventare un colpo nell’abitazione del papà. Stavolta, fortunatamente, le ferite riportate dalla vittima sono state lievi: medicato al pronto soccorso di Manerbio il 48enne è stato dimesso con cinque giorni di prognosi. Già individuati due responsabili del tentato furto degenerato in rapina. Si tratta di un 19enne senegalese residente a Ghedi. Il complice, un coetaneo marocchino, si è costituito ai carabinieri poche ore dopo l’arresto dell’amico. Proseguono invece le ricerche del terzo bandito. Tutto è accaduto due notti fa in un’azienda di autotrasporti di Pavone. Il titolare ha chiamato il 112 riferendo di aver bloccato una delle persone che avevano fatto irruzione nel suo capannone. Sul posto è arrivata una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri di Verolanuova che ha preso in consegna il rapinatore e raccolto la testimonianza della vittima.


LA BANDA AVEVA forzato la porta e una finestra entrando nel vano dove era custodita la bici del valore di oltre mille euro. Ma mentre stavano portando via la refurtiva erano stati sorpresi dal 48enne subito aggredito dai tre che per guadagnarsi la fuga hanno colpito il titolare dell’azienda con calci e pugni. L’imprenditore, nonostante il pestaggio, è riuscito a fermare il senegalese che ieri è comparso davanti al giudice. L’arresto è stato convalidato. Nelle stesse ore ai carabinieri si è presentato il complice. Per chiudere il cerchio manca solo l’identificazione del terzo bandito.

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