Pacchi di cibo alle famiglie piegate dal virus

di Riccardo Caffi
La preparazione dei pacchi per le famiglie in difficoltà economiche
La preparazione dei pacchi per le famiglie in difficoltà economiche
La preparazione dei pacchi per le famiglie in difficoltà economiche
La preparazione dei pacchi per le famiglie in difficoltà economiche

Il peggio è passato. L'emergenza sanitaria è finita ed il Covid 19 sembra aver esaurito la furia omicida, ma gli strascichi dell'epidemia continuano in tante famiglie di coniugi rimasti senza lavoro e senza stipendio ed alle prese con la difficoltà di mettere insieme il pranzo con la cena. Ne sanno qualcosa i volontari del Gruppo Amici che ogni giorno distribuiscono pacchi di generi alimentari ai bisognosi di alcuni paesi della Bassa. «DAL 22 APRILE al 31 maggio abbiamo consegnato 518 pacchi a 65 famiglie - racconta il portavoce Gianfausto Saleri -. Ad oggi siamo a 100 famiglie, per il 90% di italiani, residenti nei comuni di Borgo San Giacomo, Orzinuovi, Quinzano d'Oglio, San Paolo, Villachiara e Azzanello (Cremona)». Il Gruppo, che ha sede legale a Quinzano d'Oglio e operativa ad Acqualunga di Borgo San Giacomo, opera nel sociale da oltre 15 anni. «Prima eravamo impegnati in particolare nella distruzione di frutta e verdura alle comunità che operano per il recupero dei tossicodipendenti - continua Saleri -. Ma con la crisi economica seguita al coronavirus abbiamo pensato di dare un sostegno mirato e continuativo a famiglie che vivono un momento di difficoltà». Così un paio di mesi fa i volontari della Bassa hanno chiesto ed ottenuto l'affiliazione alla Fondazione Banco Alimentare Onlus, che consente loro di provvedere alla raccolta di generi alimentari dalla grande distribuzione per smistarli alle persone in stato di bisogno. Ogni mattina Saleri e soci fanno il giro, nei paesi in cui operano, dei supermercati che sono stati indicati al Gruppo (Italmark, Eurospin, Lidl, Conad). Poi al pomeriggio Barbara Ruggiero, moglie di Saleri, con altre volontarie, prepara le cassette colme di generi alimentari che gli Amici distribuiscono a rotazione, ma quotidianamente, domenica compresa, alle famiglie richiedenti, le quali hanno l'unico obbligo rilasciare un'autodichiarazione dei redditi. «Vogliamo esprimere uno speciale ringraziamento ad un ristoratore che pur essendo in difficoltà operativa, a causa del lockdown, ha donato alimenti per le famiglie bisognose» aggiunge Saleri. La voce dell'attività dei volontari bassaioli si sparge rapidamente e negli ultimi giorni si sono rivolte agli Amici anche famiglie di Castrezzato e Roccafranca e di Annicco e Soresina, nella vicina provincia di Cremona. «Quello della distribuzione è un sistema virtuoso, che permette di superare il paradosso della fame e dello spreco alimentare con una serie di benefici per la comunità e per la salvaguardia dell’ambiente - spiega Saleri -. Il cibo viene salvato dal circuito dei rifiuti per finire a famiglie bisognose che lo riceve gratuitamente e che così possono destinare ad altre necessità il denaro risparmiato. Donando le eccedenze, i supermercati da un lato contengono i costi di smaltimento, dall'altro offrono un contributo importantissimo alle persone in difficoltà». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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