Mai più progetti di discariche Il Parco delle cave si rafforza

di Cinzia Reboni
Una veduta del Parco delle cave I sostenitori della mozione sull’ingresso di Rezzato nel Plis
Una veduta del Parco delle cave I sostenitori della mozione sull’ingresso di Rezzato nel Plis
Una veduta del Parco delle cave I sostenitori della mozione sull’ingresso di Rezzato nel Plis
Una veduta del Parco delle cave I sostenitori della mozione sull’ingresso di Rezzato nel Plis

Dissolta la minaccia della discarica Castella 2, ora la sfida è blindare l’enclave tra la città e l’hinterland per impedire che vengano presentati altri progetti ad alto impatto ambientale. Il percorso passa dall’adesione di Rezzato al Plis del Parco delle Cave di Buffalora e San Polo. Un ingresso che con quelli in gestazione di Borgosatollo e Castenedolo andrebbe a rafforzare gli strumenti di tutela. Il gruppo consiliare Rezzato Democratica - con il sostegno della lista Rezzato Bene Comune, del comitato Codisa e del Consiglio di quartiere di Buffalora - ha presentato una mozione, firmata dai consiglieri Enzo Gerosa, Luca Reboldi, Emanuela Ogna, Anna Bertolino e Giorgio Gallina, che verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale. L’obiettivo è «dare un segnale forte di tutela del territorio, che impedisca l’apertura di discarica e promuova un Piano cave sostenibile». Se approvata, la mozione impegnerà l’esecutivo ad avviare l’iter per annettere al parco delle cave della città un pacchetto di aree di pianura, prevalentemente agricole, site nella zona sud, dal confine con Brescia fino a Mazzano, e già preliminarmente individuate all’interno della variante al Pgt del 2018. «LA DECISIONE di presentare questa mozione, subito dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha affossato definitivamente la Castella e prima dell’approvazione del nuovo Piano cave della Provincia, che avverrà presumibilmente entro il 2021, nasce dalla necessità di tutelare una vasta porzione di territorio, già fortemente compromessa dalla presenza di attività antropiche, da ulteriori interventi che potrebbero avere conseguenze irrimediabili sull’ambiente e sulla qualità della vita - spiega il consigliere di minoranza Luca Reboldi -. Solo un Piano cave senza un ulteriore aumento di aree e volumi di escavazione, tenuto conto che non sono stati raggiunti nemmeno quelli previsti dal precedente, potrà garantire in futuro un vero sviluppo per il Plis». Un passo fondamentale per la valorizzazione del territorio, sia in un’ottica locale che intercomunale. «Rezzato potrebbe portare il suo contributo alla realizzazione di una vasta cintura verde protetta attorno alla città di Brescia - aggiunge Reboldi -. Un progetto che vede da tempo impegnate le amministrazioni del capoluogo, di Castenedolo e Borgosatollo. Ma mentre per Brescia è stato più semplice, perchè ha acquisito aree di scavo già esaurite, su Rezzato cave e discariche di inerti sono ancora in attività». LE BATTAGLIE A FAVORE dell’ambiente «dovrebbero prescindere da ogni colore politico - osserva Giorgio Gallina -, per questo ci attendiamo la piena condivisione della maggioranza. Questo è solo il punto di partenza per aprire una discussione, perchè l’obiettivo dovrebbe essere comune a tutti. Un’adesione al Plis delle Cave da parte di Rezzato avrebbe risvolti positivi per l’ambiente, favorendo un recupero di aree che potranno tornare ad una condizione di prevalente naturalità e potranno essere restituite ai cittadini attraverso forme di fruizione leggera, senza l’insediamento di ulteriori attività impattanti». L’iniziativa del gruppo Rezzato Democratica, come detto, è sostenuta dal Comitato Difesa Salute e Ambiente e dal Consiglio di quartiere di Buffalora. «Il comitato appoggia qualsiasi tesi a sfondo ambientale, indipendentemente dal gruppo politico che le propone - ha sottolineato Francesco Venturini del Codisa -. Cercheremo di fare pressione anche su Castenedolo e Borgosatollo per accelerare i tempi». «INSIEME ABBIAMO abbattuto gli steccati - ha sottolineato Laura Giuffredi del Consiglio di quartiere di Buffalora -. Abbiamo vinto la battaglia contro la Castella e adesso vogliamo portare avanti un progetto che accolga le sensibilità di tutti i cittadini, cercando la collaborazione di tutti, a prescindere dal colore politico». •

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