Liquami, tanfo e malori? Per l’Ats non è emergenza Residenti sconcertati

di F.MAR.
Cittadini delusi dal monitoraggio e sconcertati dal parere dell’Ats
Cittadini delusi dal monitoraggio e sconcertati dal parere dell’Ats
Cittadini delusi dal monitoraggio e sconcertati dal parere dell’Ats
Cittadini delusi dal monitoraggio e sconcertati dal parere dell’Ats

In una sala consiliare gremita a Calcinato è stato presentato l’altra sera il Rapporto sul monitoraggio del disturbo olfattivo, condotto dal 6 aprile al 6 ottobre 2018 in località Barconi per individuare la fonte dei miasmi che perseguitano i residenti. La relazione tecnica è stata illustrata Cinzia Vischioni. Le segnalazioni nel perimetro di 3 mila metri dalla località Barconi sono state in totale 1190, per un totale di 1294 ore, con una media mensile del 29,3%. Settembre 2018 è stato il mese con il maggior numero di molestie descritte come un tanfo putrido di sostanze in decomposizione. «Bruciore agli occhi e alla gola e nausea», i disturbi più denunciati dai cittadini. Sulla scorta dei risultati del monitoraggio sono stati aperti tavoli con Arpa, Ats, Provincia e personale delle due ditte finite sotto la lente. Su proposta di Arpa, si è convenuto di non procedere alle fasi successive previste dalla legge, perché le aziende avevano promosso una serie di interventi per contenere i miasmi. Ma il tanfo è rimasto. A una ditta le autorità sanitarie hanno imposto di smaltire le acque reflue seguendo le norme previste per gli impianti di rifiuti, mentre per l’altra gli esiti dei controllo sono ancora in corso. Il Comune ha rafforzato la sorveglianza, ma la morsa dei miasmi non si allenta come osservato dalla portavoce del Comitato Cittadini, Laura Corsini, che ha criticato le lungaggini del monitoraggio. «Non siamo disponibili ad altri test, se questi sono gli esiti. Il sindaco non può limitarsi ad accettare quello che dice Arpa, ma deve stare dalla parte dei cittadini che stanno male e da dieci anni vivono una situazione intollerabile». LO SCETTICISMO del Comitato sull’incisività dell’azione delle autorità sanitarie ha trovato conferma nell’istruttoria dell’Ats sull’episodio di inquinamento avvenuto il 20 settembre a Calcinatello. Decine di persone hanno dovuto rivolgersi al pronto soccorso in preda a nausea e irritazione alle mucose per le esalazioni dei gessi di defecazione persi da un trattore, Ma per l’Ats di Brescia «si è trattato di un evento accidentale risolto nell’immediato. Non esiste dunque alcuna problematica di salute pubblica».

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