La musica non ha barriere e la «Gabbiano’s band» reinterpreta pure i Queen

di F.PIO.
La Gabbiano’s band ha inciso il suo secondo progetto musicale
La Gabbiano’s band ha inciso il suo secondo progetto musicale
La Gabbiano’s band ha inciso il suo secondo progetto musicale
La Gabbiano’s band ha inciso il suo secondo progetto musicale

Abbattere le barriere può suonare come una frase senza senso; perché a volte le barriere - a parte quelle fisiche - esistono solo nella mente di chi ritiene di non averne. La musica, per esempio, non conosce limitazioni, ed è lo strumento ordinario e straordinario insieme che sta permettendo un esperimento riuscitissimo a Pontevico. Succede all’interno del Centro diurno per persone con disabilità «Il Gabbiano». NELLA STRUTTURA gestita dalla cooperativa omonima si lavora con la musica dal 2013, ovvero dall’incontro con il musicista Davide Zubani dal quale, gradualmente, nell’ambito del progetto intitolato «Si può fare», è nata la «Gabbiano’s band»: un gruppo formato anche da ospiti del centro. I risultati sono diventato tangibili anche con la produzione di materiali. Come il nuovo singolo della band pontevichese, pronto per la distribuzione dopo l’esordio del gruppo, uscito sulla scena per la prima volta con una cover di Hallelujah di Leonard Cohen. Dopo essere stati protagonisti la prima volta a dicembre chiudendo i festeggiamenti del 50esimo dell’Avis di Manerbio, i ragazzi hanno vissuto un inizio anno ancora a suon di musica; sempre grazie al progetto coordinato dal maestro Davide Zubani e sempre col supporto di cantanti, coristi e musicisti esterni. A ispirare questo secondo progetto musicale è stato il film «Bohemian rhapsody». Dopo un attento ascolto dei successi dei Queen i ragazzi della band hanno scelto il celebre brano Somebody to love per partire con una rilettura davvero convincente. «Ai ragazzi protagonisti di questo laboratorio non viene insegnata solo la musica: cerchiamo di promuovere il potenziamento delle loro abilità perché possano affrontare da protagonisti un pubblico, condividendo i loro progressi - commenta Zubani -. Questa sfida ha alzato di parecchio l’asticella dell’obiettivo da raggiungere: non nascondiamo le difficoltà tecniche, ma questa prova la band l’ha superata alla grande». Questa volta interpretando musica e parole dei Queen col titolo «Qualcuno può trovarmi qualcuno da amare?».

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