Istruzione, Remedello fa scuola Nasce il primo Istituto verticale

di Valerio Morabito
L’Istituto Bonsignori di Remedello farà rete con le scuole dell’obbligo del paese
L’Istituto Bonsignori di Remedello farà rete con le scuole dell’obbligo del paese
L’Istituto Bonsignori di Remedello farà rete con le scuole dell’obbligo del paese
L’Istituto Bonsignori di Remedello farà rete con le scuole dell’obbligo del paese

La chiamano razionalizzazione «verticale», e almeno a Remedello, questa volta nel ruolo di Comune pilota, è destinata ad allargare il concetto di Istituto comprensivo; perché riunirà sotto una sola direzione non solo le scuole dell’obbligo, ma anche le superiori. In questo caso lo storico «Bonsignori». Sta infatti per nascere il primo Istituto omnicomprensivo del Bresciano, che accorperà appunto scuola dell’infanzia, elementare e media con la celebre scuola agraria (e non solo). Il progetto era stato lanciato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Simone Ferrari, e il via libera all’iniziativa è stato dato all’unanimità dall’ultimo consiglio comunale che si è tenuto giovedì sera. Adesso però servirà il «sì» degli uffici scolastici provinciale e regionale, e se non ci saranno ostacoli già a fine novembre potrebbe arrivare lo start definitivo all’operazione. «È un’iniziativa della quale siamo orgogliosi», commenta il sindaco Simone Ferrari, affiancato nella sottolineatura dell’importanza del progetto, ovvero dell’Istituto verticale, da Antonio Porcaro, consulente a titolo gratuito della giunta di Remedello: «Tra l’Istituto comprensivo e il Bonsignori ci sono 280 metri di distanza - ricorda Porcaro - e dunque in primo luogo c’è un’esigenza di natura geografica. Poi la scuola superiore da qualche anno è considerata sottodimensionata dalla Provincia, ed esisteva il rischio reale che fosse accorpata ad altre realtà formative lontane dal nostro territorio. Infine c’è la questione del turn over dei dirigenti scolastici, che con questa operazione si risolverebbe». Tutte considerazioni interessanti, ma il problema primario è di costi; che verrebbero ovviamente ridotti dall’accorpamento e dall’unificazione gestionale. IL CAMBIO comporterebbe infatti la nomina di un unico dirigente scolastico; ma anche l’attivazione di percorsi didattici in verticale, maggiore spazio per la sperimentazione e un possibile rilancio del Bonsignori in termini di iscrizioni. Questo progetto, va ricordato, arriva da lontano; perché era nato durante l’amministrazione comunale dell’ex sindaco Francesca Ceruti, che aveva posto le basi per questa novità. La minoranza? «Si tratta di un’iniziativa lodevole - commenta Daniela Edalini - e non possiamo che essere favorevoli». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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