Fanno saltare
in ariail postamat
di Bagnolo

di
Lo sportello postamat danneggiato dai responsabili del colpo messo a segno a Bagnolo Mella
Lo sportello postamat danneggiato dai responsabili del colpo messo a segno a Bagnolo Mella
Lo sportello postamat danneggiato dai responsabili del colpo messo a segno a Bagnolo Mella
Lo sportello postamat danneggiato dai responsabili del colpo messo a segno a Bagnolo Mella

Dai bancomat ai postamat il passo è stato breve e per certi scontato. Le bande specializzate negli assalti con esplosivo cambia obiettivi, ma non strategia. Nel mirino stanno finendo ora i distributori di contante degli uffici postali. A Sirmione le prove generali erano state un flop. I ladri dopo aver fatto esplodere la carica innescata sul postamat della frazione Colombare, pressati dall’arrivo dei carabinieri erano dovuti fuggire senza aver arraffato una banconota. A vuoto anche il raid a Orzinuovi di venerdì notte. Mentre cercavano di aprire una fenditura nel box blindato per inserire l’esplosivo è scattato l’allarme dell’Ufficio postale. Il risultato? Altra fuga precipitosa a mani vuote. Poco dopo, probabilmente la stessa banda, ha attraversato il confine Cremonese facendo saltare in aria il postamat a Soncino e razziando 20 mila euro. Riuscito anche il colpo a Bagnolo avvenuto ieri notte. Un assalto messo a segno da professionisti. Stando alle immagini del furto girate dalla telecamera di videosorveglianza dell’ufficio postale all’1,45, tre individui con il volto coperto e le mani protette da guanti in lattice per non lasciare impronte hanno fatto esplodere la cassa blindata con il metodo della «marmotta», che altro non è che un ordigno artigianale. Un contenitore metallico imbottito di polvere da sparo che attraverso una barra metallica viene inserito nel box blindato forzando con un attrezzo simile ad un paranco o una pala da fornaio, la bocchetta che distribuisce il contante. Il quantitativo di esplosivo era calibrata alla perfezione con l’obiettivo: il postamat si è infatti squarciato senza provocare danni alla nicchia in muratura, né alla pensilina d’ingresso dell’ufficio. Anche la deflagrazione è stata piuttosto contenuta, tanto che ha risvegliato solo gli inquilini delle case più vicine alle Poste.


PRELEVATE LE BANCONOTE i ladri sono fuggiti. L’importo del denaro rubato era in fase di conteggio, tenendo conto dei prelievi effettuati dai clienti nel fine settimana. La cifra dovrebbe aggirarsi attorno ai 25 mila euro, la metà del denaro contante caricato venerdì sera. Ieri l’ufficio postale di via Roma è rimasto chiuso. Le indagini sono affidate ai carabinieri del nucleo investigativo della Compagnia di Verolanuova che stanno esaminando i video girati dalle telecamere di sicurezza puntate anche ai varchi del paese. Si cerca anche un ipotetico collegamento tra i responsabili del raid di ieri notte e i colpi a Sirmione, Soncino e Orzinuovi. Negli ultimi due casi la banda è arrivata a bordo di una berlina scura, forse un’Audi. Un’auto simile a quella immortalata dalle immagini di Bagnolo.

Suggerimenti