Etnografia e arte, Meano si mette in vetrina

di Riccardo Caffi
Una veduta aerea del borgo di Meano
Una veduta aerea del borgo di Meano
Una veduta aerea del borgo di Meano
Una veduta aerea del borgo di Meano

Il vecchio asilo, il castello e la piazza ci sono sempre stati, e in questo fine settimana saranno affiancati da una grande tensostruttura, che insieme alle costruzioni in muratura sarà teatro, a Meano, della quarta edizione della «Festa del Borgo», organizzata come sempre da quell’associazione Asilo dei creativi nata per far rinascere all’insegna dell’arte, dell’agricoltura e dell’artigianato la frazione di Corzano abitata da una ottantina di persone. IL PROGRAMMA di recupero di questo angolo suggestivo della Bassa, messo a punto dagli architetti orceani Pietro e Jacopo Galli, aveva preso le mosse da un processo di rinascita della frazione basato appunto sul lavoro tradizionale e sulla creatività, e il primo atto del progetto è stato la ristrutturazione dell’ex materna. Che ha sempre rivestito un ruolo sociale importante non solo come plesso scolastico (durante la Seconda guerra mondiale fu punto di riferimento per i contadini affamati che potevano trovare qui un pasto caldo), e che è diventata sede dell’associazione Asilo dei creativi e cabina di regia del recupero del borgo. Da qui è partita l’idea del ritorno alla coltivazione del «Gentil rosso», un’antica varietà di frumento risalente al ’500 e molto diffuso nei primi decenni del ’900, che i Creativi hanno seminato in alcuni terreni presi in affitto nella campagna circostante. Durante la festa si potranno acquistare i prodotti realizzati con questo cereale: la farina integrale, adatta per dolci e salati, e la birra artigianale, nelle varietà Humus e Sleipnir. Nelle tre serate si potranno inoltre gustare i casoncelli alla farina di Gentil rosso. L’animazione? La tensostruttura ospiterà venerdì piano bar e karaoke con Miki music; sabato la musica dance anni Settanta con la Funk up hill funky band; domenica lo Swing out quintet proporrà i successi musicali di Bublé, Sinatra e Modugno. In cartellone, però, sempre domenica dalle 10 c’è anche una rievocazione simbolica e incruenta della caccia alla volpe. La tradizione ereditata dagli Avogadro venne mantenuta dalla contessa Esterina Bozzi Comini fino agli anni ’90. Nel giorno della caccia, cavalli e cavalieri uscivano dal castello e battevano la campagna. Stavolta però le volpi che frequentano i dintorni non avranno nulla da temere. Non è finita: nella corte del castello si svolgerà il terzo concorso d’eleganza riservato alle automobili d’epoca: un evento organizzato dal Rotary club Brescia-Meano delle Terre Basse per finanziare una scuola di restauro di autoveicoli. Infine, nelle sale espositive dell’Asilo dei creativi terrà banco la mostra fotografica dell’artista sudafricana Jabu Nadia Newman e delle opere pittoriche dell’artista Tiziano Brigoli, con materiale e documenti della fabbrica di automobili OM. •

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