Corte dei Conti,
Comune e fiera
sotto la lente

di Valerio Morabito
La Corte dei Conti chiede informazioni sull’Immobiliare Fiera
La Corte dei Conti chiede informazioni sull’Immobiliare Fiera
La Corte dei Conti chiede informazioni sull’Immobiliare Fiera
La Corte dei Conti chiede informazioni sull’Immobiliare Fiera

Le recenti operazioni finanziarie del Centro fiera di Montichiari sono finite sotto la lente della Corte dei Conti. Lo ha confermato ieri sera il sindaco Marco Togni in apertura dei lavori del Consiglio comunale. «I magistrati contabili hanno trasmesso un’istruttoria sull'aumento del capitale sociale della partecipata Centro fiera, sull’indebitamento del Comune e sulla parcella dei legali ingaggiati per la causa contro la discarica Systema», ha spiegato in aula il primo cittadino. La Corte dei conti vuole controllare la correttezza e la congruità dei passaggi finanziari che hanno scandito la fusione tra l’Immobiliare e il Centro fiera. L’ aumento di capitale fino a 10 milioni e 516,5 euro era stato approvato a maggioranza dal Consiglio comunale su proposta della Giunta guidata dal sindaco uscente Mario Fraccaro. Considerato che tutti i soci del Centro fiera avevano sostenuto l’operazione, si è concretizzata una ripartizione delle azioni che sono possedute per il 76% dal Comune, per il 20% dalla Provincia e per il 4% dalla Banca di Credito cooperativo del Garda. La Corte dei conti ha chiesto delucidazioni anche sull'indebitamento del triennio 2016- 2018 del Comune e intende verificare «il fondo crediti di dubbia esigibilità applicato al rendiconto 2017». Nell’istruttoria si parla anche della presunta «mancata applicazione della quota trentennale del disavanzo da ripianare nel 2017» e viene chiesta la verifica «della cassa vincolata al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2018». SULLO SFONDO dell'operazione del Centro Fiera, si staglia anche il nodo delle nuove risorse annunciate dal Broletto. La Provincia di Brescia (socia con il 20% delle azioni) ha deciso di sottoscrivere la propria quota pari a 1 milione di euro. Mentre la Banca di credito cooperativo del Garda che con il 4% di azioni ha espresso la sua volontà di aderire alla sottoscrizione, ha deciso di versare 200 mila euro. Per quanto concerne la nuova liquidità in vista dell'aumento di capitale, era stata stabilita una tempistica ben precisa. Il 25% dell'importo sottoscritto doveva essere erogato entro 15 giorni dalla data di sottoscrizione e il restante 75% entro il 31 dicembre 2020. •

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