Caserma dei
carabinieri: da
sogno a miraggio

di Valerio Morabito
L’attuale  caserma dei carabinieri:  il nuovo presidio si allontana
L’attuale caserma dei carabinieri: il nuovo presidio si allontana
L’attuale  caserma dei carabinieri:  il nuovo presidio si allontana
L’attuale caserma dei carabinieri: il nuovo presidio si allontana

Da sogno a miraggio il passo è stato davvero breve anche se inatteso per la nuova caserma dei carabinieri a Montichiari. L’avvio dei lavori per la costruzione del presidio militare erano dati per imminente, ma seduta dell’ultimo Consiglio comunale è arrivata la doccia gelata: il terreno su cui deve sorgere la caserma non è ancora di proprietà del Comune. L’immobile diventerà a costo zero di proprietà dell’ente locale solo nel momento in cui i lottizzanti realizzeranno le opere di urbanizzazione. E siccome i privati hanno tempo dieci anni per avviare i lavori, l’operazione caserma rischia di restare nel cassetto anche fino al 2030. La postilla della convezione è emersa durante il dibattito in aula che ha riservato qualche affondo all’amministrazione comunale uscente che aveva annunciato di «aver acquisito l’area di via Ciotti» e dunque di aver spianato la strada per la nascita del nuovo quartier generale dell’Arma. La realtà è più complessa. «Il terreno di via Ciotti, al momento, non è di proprietà del Comune - ha spiegato il sindaco Marco Togni -. Entrerà nelle disponibilità municipali solo nel momento in cui verranno realizzate opere di urbanizzazione come è riportato nella convenzione. Dunque è falso ciò che era stato riportato nell’ultima campagna elettorale». Lo scoglio si cela nella convenzione. «La cessione della proprietà delle aree per le urbanizzazioni, in forma gratuita a favore del Comune, deve avvenire non oltre quattro mesi dall’ultimazione delle opere. La cessione della proprietà delle opere di urbanizzazione realizzate dai proponenti, avviene contestualmente alla cessione delle aree», è scritto nell’accordo tra privati e Comune. SE I LOTTIZZANTI non andranno a realizzare le opere di urbanizzazione primaria (strade, marciapiedi, parcheggi, fognature, pubblica illuminazione e rete telefonica), il terreno di via Ciotti non diventerà di proprietà dell’ente locale. E al momento, considerata la difficile congiuntura dell’edilizia, sembra molto difficile che lottizzanti procedano a realizzare le opere in tempi stretti. La mancata acquisizione dell’area rischia di penalizzare anche il reperimento dei fondi per realizzare l’opera. L’area di oltre 15 mila metri quadri - 4.355 destinati alla caserma, 1.795 all’ampliamento della scuola Falcone e altri 1.047 alle opere di urbanizzazione - rischia di rimanere un campo vuoto, dove per l’ennesima volta potrebbe fallire il tentativo di veder sorgere la caserma dei carabinieri. Un problema che si trascina dal 1998, una necessità per la cittadina della Bassa in cui oltre ad una popolazione che sfiora i 26 mila abitanti gravitano molte più persone per motivi di lavoro, studio e sport. •

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