«Canzone blasfema»: cancellato il concerto

di Valerio Morabito
Il rapper indiano Sidhu Moose Wala contestato dai sikhLa comunità religiosa aveva annunciato un sit-in al PalaGeorge
Il rapper indiano Sidhu Moose Wala contestato dai sikhLa comunità religiosa aveva annunciato un sit-in al PalaGeorge
Il rapper indiano Sidhu Moose Wala contestato dai sikhLa comunità religiosa aveva annunciato un sit-in al PalaGeorge
Il rapper indiano Sidhu Moose Wala contestato dai sikhLa comunità religiosa aveva annunciato un sit-in al PalaGeorge

Un riferimento blasfemo nel testo di una canzone ha fatto saltare il concerto in programma ieri sera al PalaGeorge di Montichiari del cantante rapper indiano Sidhu Moose Wala. In mattinata i gestori del palazzetto di Montichiari avevano ricevuto la notifica che l'evento era stato annullato dall’entourage dell'artista. Il cantante Sidhu Moose Wala è stato fermato nella sua abitazione a Moosa in Mansa, in India, in seguito alla denuncia per blasfemia presentata da una autorità religiose dell'India. SECONDO LA DENUNCIA il rapper ha inserito in una nuova canzone, in maniera inappropriata, un riferimento a Mai Bhago, una guerriera abile sul campo di battaglia intorno al 1700 venerata come una santa nella religione sikh, insomma una sorta di divinità in India. L’idea di citarla nel testo della canzone è stata considerata blasfema ed offensiva da parte della comunità sikh dell'India e anche dalla numerose comunità nel Bresciano. In particolare, l’accostamento del cantante indiano ha subito mobilitato i sikh che vivono a Montichiari e nei comuni della zona che avevano annunciato un sit-in di protesta nel caso il concerto si fosse svolto sia all’aeroporto di Malpensa dove avrebbe dovuto arrivare il cantante e sia fuori dal PalaGeorge. I sikh lamentano il ferimento dei sentimenti religiosi di una interà comunità, particolarmente legata come è noto alle proprie tradizioni religiose. Così Sidhu Moose Wala, che sarebbe dovuto arrivare in Italia venerdì per poi esibirsi ieri sera a Montichiari, è stato bloccato nel suo Paese. MA NON è tutto, perchè molti attivisti sikh hanno già manifestato il disappunto fuori dalla sua abitazione. La vicenda del rapper indiano è diventata così un vero e proprio caso internazionale, tanto che in India la comunità sikh ha chiesto di «vietare la canzone e punire i colpevoli». Una vicenda che, se si fosse svolto il concerto a Montichiari, sarebbe potuta facilmente degenerare. A nulla, a quanto pare, sono servite le scuse del cantante sul proprio profilo social. Sidhu Moose Wala ha chiesto «scusa» ai sikh, definendo la citazione di Mai Bagho nella sua nuova canzone un «errore involontario». Così, stando alle affermazioni del cantante rapper, il testo verrà modificato. Nel frattempo Montichiari ha tirato un sospiro di sollievo, considerando i possibili disordini che ci sarebbero stati sia dentro che fuori il PalaGeorge con la numerosa comunità sikh pronta a farsi sentire contro il rapper «blasfemo». E dai toni raggiunti dalla polemica il pericolo di dove fronteggiare qualcosa di più di un semplice sit-in era abbastanza fondato. Il rinvio del concerto almeno a Montichiari ha rasserenato gli animi e scongiurato una serata davvero bollente. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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