Caccia agli inquinanti nelle falde vulnerabili

di Valerio Morabito
Le indagini sulle falde si concentreranno attorno alle discaricheL’Arpa è pronta a monitorare il sottosuolo   di Montichiari
Le indagini sulle falde si concentreranno attorno alle discaricheL’Arpa è pronta a monitorare il sottosuolo di Montichiari
Le indagini sulle falde si concentreranno attorno alle discaricheL’Arpa è pronta a monitorare il sottosuolo   di Montichiari
Le indagini sulle falde si concentreranno attorno alle discaricheL’Arpa è pronta a monitorare il sottosuolo di Montichiari

Una campagna di monitoraggio delle falde poste nelle vicinanze delle discariche. Ad annunciarla è stata l’Arpa nel corso dell’ultima conferenza dei servizi che ha coinvolto funzionari della Provincia e del Comune di Montichiari e responsabili dell’impianto di smaltimento rifiuti della Systema Ambiente. Al centro della procedura c’è il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale dell’attività. A MARGINE DELL’INCONTRO la delegazione dell’Arpa ha parlato della ricognizione che andrà a testare le concentrazioni degli inquinanti nelle falde idriche potenzialmente esposte ai rischio della contaminazione dei depositi di rifiuti. L’attenzione si concentrerà soprattutto sui Pfas sostanze nocive di ultima generazione. Le molecole di inquinanti sintetici sono state riscontrate anche nelle falde superficiali di Montichiari. La contaminazione - al di sotto dei limiti di sicurezza - è provocata dal percolato dei rifiuti. Non ci sono al momento rischi per la salute umana, ma l'Arpa vuole monitorare da vicino le concentrazioni di sostanze perfluoroalchiliche o acidi perfluoroacrilici, ritenute molto pericolose per la salute. Nella zona degli impianti di smaltimento rifiuti non sono stati registrati esuberi. Avrà dunque un carattere di prevenzione il monitoraggio con tecnologie di ultima generazione che coinvolgeranno i laboratori di Brescia per determinare la presenza di Pfas che non ha oltrepassato la soglia massima di 3 ng/l. E per la precisione, stando ai dati analitici di Arpa, nel comparto discariche il dato ufficiale è quello tra 0,021 ng/l e 0,005 ng/l. L’INIZIATIVA DELL’ARPA potrebbe spingere il Comune a rinunciare al range di controlli su Pfas e percolato già finanziato. «Avevamo già deciso di stanziare una parte dei 241 mila euro erogati dalla Regione, ovvero il 10% dell’ecotassa che viene rigirata ai territori che ospitano discariche, per effettuare un monitoraggio delle falde acquifere nella zona delle discariche. Ma adesso attendiamo soltanto i prossimi passaggi per capire chi tra Arpa e Comune dovrà effettuare il controllo», spiega il sindaco Marco Togni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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