Biometano, Leno ha detto no alla stagione dei «digestori»

di Milena Moneta
L’area sulla quale dovrebbe sorgere l’impianto di Agrinatura
L’area sulla quale dovrebbe sorgere l’impianto di Agrinatura
L’area sulla quale dovrebbe sorgere l’impianto di Agrinatura
L’area sulla quale dovrebbe sorgere l’impianto di Agrinatura

Leno ha detto no, e lo ha detto senza riserve. Lo spiega l’unanimità che ha contraddistinto l’approvazione in consiglio comunale della mozione dei consiglieri di minoranza Stefania Molinari, Luisa Sudati e Domenico Zucchi contro i progetti che prevedono la produzione di biometano a Castelletto e non solo. La delibera ha il valore di un atto di indirizzo, e impegna l’amministrazione a fare pressioni sul presidente della Provincia e su quello della Regione affinché mettano in campo «tutte le azioni tecnico politiche per contrastare impianti che utilizzano rifiuti urbani anche se non pericolosi in zone vicine a centri abitati». LA MOZIONE riguarda due progetti: quello presentato da Agrinatura srl relativo a un impianto di trattamento della Forsu (la frazione organica dei rifiuti urbani) da 55 mila tonnellate l’anno, da realizzare appunto a Castelletto nella località Torri Olmo Sopra, appena prima delle Officine meccaniche Ippomei, e quello della srl Biometano per un altro impianto da realizzare sulla strada bassa per Ghedi (vicino alla cascina Gatti) per trattare circa 50 mila tonnellate di rifiuti l’anno. Per la prima operazione, contro la quale si sono mobilitati tre comitati di cittadini a difesa dell’ambiente, l’amministrazione comunale ha già presentato in ottobre e novembre alla Provincia osservazioni su carenze e criticità nella documentazione, chiedendo integrazioni e approfondimenti. Restano invece ancora aperti i termini per presentare osservazioni alla seconda. La mozione ricorda che i luoghi interessati dagli insediamenti sono attraversati da importanti corsi d’acqua del reticolo idrico minore e interessati da falde acquifere superficiali e fontanili, che si è di fronte a «uno dei luoghi centrali della Bassa bresciana per numero di seriole e canali che portano acqua anche ai territori limitrofi, fino a raggiungere affluenti dell’Oglio». Questo in una zona a forte vocazione agricola con numerose aziende per la produzione di latte e alimenti d’eccellenza. L’impianto proposto da Agrinatura è inoltre molto vicino al centro abitato. Infine, condividendo le osservazioni dei cittadini sulle criticità sanitarie, la mozione chiede di fornire sostegno tecnico e amministrativo ai comitati nati per scongiurare questi impianti collaborando con le loro azioni. •

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