Amici del Laghetto all’attacco «Il sindaco ci ha legato le mani»

di Riccardo Caffi
Contrasti sul rimboschimento intorno al laghetto di ScarpizzoloLe paratoie sul Chiavicone che chiudono il laghetto
Contrasti sul rimboschimento intorno al laghetto di ScarpizzoloLe paratoie sul Chiavicone che chiudono il laghetto
Contrasti sul rimboschimento intorno al laghetto di ScarpizzoloLe paratoie sul Chiavicone che chiudono il laghetto
Contrasti sul rimboschimento intorno al laghetto di ScarpizzoloLe paratoie sul Chiavicone che chiudono il laghetto

«Il Comune ci vieta di fatto le attività di piantumazione, che sono alla base dell’esistenza stessa dell’associazione Amici del Laghetto e che in oltre vent’anni ci ha permesso di far nascere quel gioiello che è il parco del Laghetto di Scarpizzolo». Intorno all’azione di riforestazione dell’area nella zona della conca d’acqua, all’interno del Parco del Fiume Strone, si riaccende così la diatriba tra gli Amici del Laghetto e il Comune di San Paolo, responsabile, secondo i volontari, della mancata approvazione della convenzione che dovrebbe regolare il rimboschimento. SIN DALLA NASCITA del Parco locale di interesse sovracomunale del Fiume Strone, gli Amici del Laghetto sono le sentinelle dei notevoli manufatti irrigui conservati fra Scarpizzolo e il Laghetto e della particolare morfologia del luogo; operano per la salvaguardia ambientale della zona e gestiscono, mediante la manutenzione del patrimonio arboreo, una porzione significativa della località Laghetto a partire, come previsto dal Plis, dalla forestazione con specie autoctone. Ora, il rimboschimento va definito con apposita convenzione da stipulare con i proprietari delle aree prossime al corso d’acqua. Poiché è stata formulata una proposta di modifica, l’accordo va riapprovato, ma il Comune non ha ratificato la nuova formulazione. «Un ostruzionismo bello e buono verso dei cittadini si prendono cura del laghetto» lamentano gli Amici. «Non abbiamo ancora approvato la nuova convezione semplicemente perché la piantumazione va concordata e bisogna chiedere l’autorizzazione ai proprietari» ribatte il sindaco Giancarla Zernini. Il laghetto di Scarpizzolo è stato originato dall’imponente «Chiavicone vecchio», manufatto irriguo realizzato nell’Ottocento dagli austriaci sulla roggia Stronello. Le paratoie sul Chiavicone regolano il livello delle acque, che precipitando con un dislivello di sette metri, danno origine al Fiume Strone, a cui affluiscono oltre 20 corsi minori e che è protetto dall’omonimo Parco. «Nel territorio protetto sono venute a mancare le cosiddette fasce tampone di vegetazione ripariale (arborea e arbustiva), necessarie a preservare il grado di biodiversità, a salvaguardare l’assetto idrogeologico e valorizzare il paesaggio - osservano i volontari - e nel corso degli anni si è assistito al taglio degli alberi d’alto fusto, senza sostituzione e con frequente asportazione delle ceppaie da parte dei gestori dei fondi confinanti». Così, ogni volta che la pioggia ingrossa il corso d’acqua, la corrente provoca lo smottamento delle sponde e l’immissione in alveo del percolato dei terreni coltivati. «Lo stesso invaso del Laghetto necessita di importanti opere di ripristino delle sponde e di pulizia del fondo riempitosi di terreno proveniente dal dilavamento dei fondi rivieraschi – sostengono gli Amici -. Diversamente, nei casi di piena, esso non può assolvere alla funzione di invaso di contenimento delle acque». •

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