Altre ventuno «oasi» di serenità senza barriere

di C.REB.
In provincia di Brescia sbocciano altri ventuno parchi gioco inclusivi
In provincia di Brescia sbocciano altri ventuno parchi gioco inclusivi
In provincia di Brescia sbocciano altri ventuno parchi gioco inclusivi
In provincia di Brescia sbocciano altri ventuno parchi gioco inclusivi

Non solo lockdown, isolamento e distanziamento. La Regione guarda oltre la strettoia della pandemia con uno stanziamento che evoca gioia e serenità. Assomma a 7 milioni di euro il fondo previsto per l’allestimento ex novo o il restyling dei parchi gioco inclusivi. Sono 93 i nuovi progetti finanziati - che vanno ad aggiungersi ai 24 già sostenuti lo scorso ottobre -, per un totale di 117 nuove aree senza barriere architettoniche, «luogo naturale - spiega l’assessore alle Politiche sociali e Disabilità, Stefano Bolognini - in cui i bambini, attraverso il gioco, creano relazioni e realizzano inclusione, indipendentemente dalle loro abilità». Ventuno i Comuni bresciani che beneficeranno del nuovo contributo a fondo perduto, per un totale di 596.290 euro, che va a sommarsi ai 180 mila euro stanziati a 6 paesi della nostra provincia due mesi fa. Per questa nuova tranche, il limite massimo di 30 mila euro è stato riconosciuto ad Acquafredda, Concesio, Flero, Lumezzane, Montirone, Nuvolento, Nuvolera, Ome, Passirano, Poncarale, San Gervasio, Sarezzo e Villa Carcina. Un gradino più sotto - ma solo per una manciata di euro - Incudine con 29.948 euro, Alfianello con 28.693 euro, Temù con 28.580 euro e Gottolengo con 28.310 euro. Seguono Lodrino (27.847 euro), Berlingo (23.863 euro) e Borgo San Giacomo (21.706 euro). Fanalino di coda Pertica Bassa, che incasserà 17.342 euro. «La risposta del territorio è stata importante - spiega Bolognini -, soprattutto se si pensa che nella sperimentazione della misura effettuata nel precedente biennio erano stati finanziati nel complesso 83 progetti». Il bando, aperto fino al 21 marzo salvo esaurimento delle risorse, prevede l'erogazione di contributi a fondo perduto ai progetti approvati, che vanno a coprire fino ad un massimo del 95% delle spese, con un limite massimo di 30 mila euro. I Comuni avranno tempo dieci giorni per accettare il finanziamento e partire con i lavori. La Regione verserà un acconto del 65% in attesa della rendicontazione finale, che potrebbe prevedere anche qualche «aggiustamento» al ribasso, nel caso la spesa sia inferiore a quella messa in preventivo. «I parchi gioco finanziati fino ad oggi sono già stati utilizzati anche per tante iniziative ludiche che hanno realizzato percorsi di concreta inclusione sociale - conclude l’assessore regionale Stefano Bolognini -. La socializzazione deve iniziare quando i bambini sono molto piccoli. Questa convinzione credo ci possa guidare verso un futuro senza barriere, un futuro migliore con sempre maggiore inclusione». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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