Addio a un vero primo cittadino

di M.MA.
  Cristoforo Franzelli in udienza dal Papa Giovanni Paolo II
Cristoforo Franzelli in udienza dal Papa Giovanni Paolo II
  Cristoforo Franzelli in udienza dal Papa Giovanni Paolo II
Cristoforo Franzelli in udienza dal Papa Giovanni Paolo II

Era il primo cittadino per definizione non tanto, o meglio non solo, per aver guidato il paese per 29 anni di seguito. Cristoforo Franzelli con o senza fascia tricolore da sindaco era un punto di riferimento della comunità di Roccafranca. Comunità che ora si sente orfana. Franzelli è morto ieri: il tragico epilogo di una malattia aggressiva. La camera ardente allestita nella casa in via Crivello è diventata in poche ore meta di un incessante pellegrinaggio. Aveva monopolizzato la carica di sindaco dal 1981 al al 2000, poi una volta andato in pensione, aveva optato per una vita tranquilla. Una fermata all’osteria Sant’Antonio per una partita a carte o per scambiare quattro chiacchera con gli amici e la tappa al cimitero per pregare sulla tomba della moglie Giovanna Ferri, scomparsa nel 2011. Franzelli era orgoglioso di essere democristiano, come osserva Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia, concittadino e segretario della Dc di Roccafranca nei primi anni Novanta. «Se ne va una persona buona, con uno spiccato senso civico. Aveva cambiato il paese mettendo mano al comparto artigianale: un’operazione che ho vissuto direttamente e che ha risollevato il paese, che fino agli anni Ottanta era inserito nelle aree depresse. Oggi il distretto artigianale è tra i più vigorosi del comprensorio e beneficia della viabilità tra Orzinuovi e Chiari anche grazie alla BreBeMi». «Era un vero amico - racconta Andrea Maina, due volte sindaco di Comezzano-Cizzago: sognavamo ancora come bambini su come migliorare le nostre comunità». Franzelli lascia il figlio Angelo, i fratelli Giuseppe e Fabio e le sorelle Enrica e Giovanna. I funerali saranno celebrati martedì alle 9.30 dal parroco don Sergio Fappani. •

Suggerimenti