Accetta di
tatuare la
coppia di 16enni Scatta la denuncia

di Valerio Morabito
Dopo l’esposto i carabinieri stanno effettuando degli accertamentiIl caso dell’abusiva è stato sollevato dalla mamma di una delle minorenni che  è stata tatuata in una casa
Dopo l’esposto i carabinieri stanno effettuando degli accertamentiIl caso dell’abusiva è stato sollevato dalla mamma di una delle minorenni che è stata tatuata in una casa
Dopo l’esposto i carabinieri stanno effettuando degli accertamentiIl caso dell’abusiva è stato sollevato dalla mamma di una delle minorenni che  è stata tatuata in una casa
Dopo l’esposto i carabinieri stanno effettuando degli accertamentiIl caso dell’abusiva è stato sollevato dalla mamma di una delle minorenni che è stata tatuata in una casa

Era priva di qualsiasi permesso e autorizzazione sanitaria, ma in un ambiente non sterilizzato come la cucina di casa aveva allestito un laboratorio per tatuaggi. Al netto delle implicazioni di natura igienica e alle misure rigorose previste dalle norme anti-contagio, l’aspetto più grave della vicenda è che rivolgevano a lei anche minorenni. Ora la tatuatrice abusiva è finita nel mirino di un’indagine aperta dopo la denuncia della mamma di una delle due amiche di 16 anni che si erano fatte decorare il corpo con un disegno indelebile. L’esposto ha fatto scattare gli accertamenti che puntano a rintracciare tutte le persone che si sono fatte tatuare dalla 19enne per metterle in guardia dai rischi di infezione. LA MAMMA della ragazzina di 16 anni si è accorta che la figlia aveva coperto con della pellicola trasparente il braccio: incuriosita ha scoperto con sorpresa e inquietudine che si era fatta fare un tatuaggio e la zona sottoposta a iniezioni di inchiostro cutaneo aveva assunto un aspetto tumefatto. Preoccupata si è prima rivolta al medico e poi ha preteso che la figlia le svelasse il nome della persona che aveva accettato di tatuarla senza il permesso scritto dei genitori, richiesto appunto per i minorenni. un tatuaggio al braccio. La mamma è venuta a sapere che anche un amica coetanea della figlia si era fatta tatuare dalla stessa persona. A quel punto la mamma ha presentato un esposto circostanziato ai carabinieri di Montichiari che stanno effettuando accertamenti. I genitori delle due 16enni su consiglio del medico di base hanno sottoposto le figlie ad una serie di accertamenti diagnostici per scongiurare che sia stato infettata dal microago utilizzato per il tatuaggio. L’appello a sottoporsi a controlli è rivolto anche ad altri giovani che si sono rivolti alla 19enne per decorarsi il corpo. Dopo il Dpcm del 18 maggio che ha fatto riaprire i centri tatuaggi - settore con giro d’affari da 300 milioni di euro – i centri abilitati stanno seguendo rigorosamente le norme anti-Covid-19. Emblematico che nelle ispezioni a random effettuati in Lombardia non sia stata riscontrata nessuna violazione. IL PROBLEMA SONO INVECE gli abusivi che sono moltiplicati il lockdown andando ad assorbire tutti i potenziali clienti dei centri tatuaggi. Soprattutto tra marzo e maggio si concentra oltre il 50% – secondo l’associazione dei tatuatori – dell’attività annuale, con inevitabili ricadute sui conti dei professionisti. Un bel problema per il settore, visto che il cosiddetto «tatuaggio fai da te» e la crescita del costo dei dispositivi di protezione individuale stanno incidendo sempre di più sull’attività legalizzata. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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