È un «archistar» l’ignoto progettista della parrocchiale

di Massimiliano Magli
La chiesa parrocchiale di CastelcovatiI documenti che attestano il pagamento a Giovanni Donegani
La chiesa parrocchiale di CastelcovatiI documenti che attestano il pagamento a Giovanni Donegani
La chiesa parrocchiale di CastelcovatiI documenti che attestano il pagamento a Giovanni Donegani
La chiesa parrocchiale di CastelcovatiI documenti che attestano il pagamento a Giovanni Donegani

Se fosse stato un palazzo ottocentesco nella disponibilità di privati avrebbe beneficiato di un balzo enorme in termini di valore. Ma le chiese non si vendono, almeno non la parrocchiale di Castelcovati che, tuttavia, grazie al talento di uno storico locale ha ritrovato il suo «papà» e il suo effettivo valore architettonico: a progettare la chiesa è stato infatti un famoso architetto bresciano Giovanni Donegani (1753-1813). LA SCOPERTA è di Paolo Olivini, ex sacrista, figlio di Mario scomparso nel 2013 ideatore del Grandioso presepio storico di Castelcovati. Paolo alle statue del presepe ha preferito la ricerca e da anni anima l’associazione culturale Il Filo di Arianna, con iniziative di valorizzazione del patrimonio locale. Tutto è avvenuto come sempre per caso, mentre si fruga tra carte e scartoffie, spesso considerate minori. «Nessuno a Castelcovati conosceva la storia e l’artefice di questa chiesa - spiega Olivini -. Infatti non c’è alcun cenno tra le carte ufficiali degli archivi parrocchiali né in quelli di Stato. La scoperta è avvenuta per caso, dalle minute di pagamento in cui si cita proprio l’illustre architetto a cui è stato assegnato il lavoro». La ricerca è stata condotta da Olivini consultando principalmente l’archivio parrocchiale e gli atti delle visite pastorali, in vista del centenario della chiesa: il 1° dicembre 1819 veniva completata la facciata della parrocchiale e considerata sostanzialmente terminata la costruzione. Nel cartiglio sul timpano della facciata, infatti, è riportata la data MDCCCXIX e nell’ingresso laterale 1819. «L’architetto - spiega Olivini - ebbe la sfortuna di non poter assistere alla fine dei lavori, morendo sei anni prima. Tuttavia fu l’artefice di tutto il cantiere, avviato nel 1793, e degli stili di questa parrocchiale. Grazie alle note di pagamento in suo favore segnate nel registro delle spese di costruzione della chiesa, è stato possibile accertarne una paternità che già sospettavo. Il prestigio e il valore della nostra chiesa dopo la scoperta di questa firma aumentano notevolmente». La famiglia Donegani conta tre generazioni e otto architetti di spicco tra padri, figli e nipoti dal Settecento a fine Ottocento. •

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