Armato di roncola semina il panico in paese

di Claudio Cazzago
Un disoccupato di 43 anni ha seminato il panico armato di roncola
Un disoccupato di 43 anni ha seminato il panico armato di roncola
Un disoccupato di 43 anni ha seminato il panico armato di roncola
Un disoccupato di 43 anni ha seminato il panico armato di roncola

In preda a un vero e proprio raptus di violenza, impugnando una roncola ha seminato il panico in famiglia e tra le vie di Prevalle prima di essere intercettato, disarmato e arrestato dai carabinieri della stazione di Nuvolento. IL TEMPESTIVO intervento dei militari che hanno rischiato di essere colpiti dai fendenti dell’arma impugnata dal 43enne ormai del tutto fuori controllo, ha evitato il peggio. Grazie alla professionalità e all’esperienza della pattuglia guidata dal maresciallo Nicolais Napolitano, il disoccupato è stato neutralizzato senza fare ricorso ad armi da fuoco, ma con il manganello tonfa che attraverso tecniche di difesa consente di rendere inoffensivo l’aggressore. Ieri il giudice ha convalidato l’arresto disponendo che il 43enne resti in carcere. Il pomeriggio di terrore è iniziato attorno alle 13 di mercoledì quando i carabinieri della stazione di Nuvolento sono intervenuti a Prevalle per sedare quella che sembrava una violenta lite familiare. In realtà, la moglie del 43enne che nel frattempo si era allontanato da casa, ha raccontato ai militari di essere stata aggredita dal marito. I CARABINIERI sono riusciti a tranquillizzare la vittima che tuttavia temendo per la propria incolumità e per quella della figlia di otto anni che in quel momento si trovava a casa degli zii a giocare con la cuginetta, ha deciso di rifugiarsi nella casa del fratello. Neppure il tempo di tornare in caserma, che la pattuglia dell’Arma è stata nuovamente allertata. Il disoccupato furibondo, era stato visto scavalcare il cancello della casa del fratello della moglie con in mano una roncola. Nella manciata di minuti trascorsa tra la chiamata alla centrale operativa del 112 e l’arrivo dei carabinieri la famiglia della moglie del 43enne ha vissuto momenti di autentico panico. Trovando la porta sbarrata, il disoccupato, forse ubriaco, ha seminato devastazione nel giardino rompendo vetri dei lucernai, vasi di fiori, un gazebo, sedie e tavolini. Infine ha inforcato la bici e sempre brandendo la roncola ha cominciato ad aggirarsi per il paese masticando minacce. DOPO UN BREVE inseguimento il 43enne è stato intercettato dai militari. In un’escalation di tensione il disoccupato si è avventato contro i carabinieri sventagliando fendenti. Fortunatamente nessuno è stato colpito. Ieri nel corso dell’udienza di convalida della misura cautelare, il giudice ha stabilito che in attesa del processo l’indagato resti in carcere. La decisione è stata presa alla luce dell’oggettiva pericolosità sociale del 43enne che deve rispondere di una serie di reati che vanno dalla violazione aggravata di domicilio alla resistenza e violenza a pubblico ufficiale, fino al possesso di arma in grado di offendere, ovvero la roncola con una lama lunga ben 28 centimetri che è stata naturalmente posta sotto sequestro dai carabinieri. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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