Addio ad Alejandro
La sua morte
è un giallo

di Valerio Morabito
Alejandro Lorenzato aveva 18 anni
Alejandro Lorenzato aveva 18 anni
Alejandro Lorenzato aveva 18 anni
Alejandro Lorenzato aveva 18 anni

Alejandro Lorenzato non ce l'ha fatta. Il sottile filo della speranza, mai come in questo caso parente stretta dell’utopia, si è spezzato nel primo pomeriggio di ieri. Il 18enne di Desenzano è morto nel reparto di terapia intensiva del Civile dove era ricoverato da domenica pomeriggio. Un gruppo di operai del rimessaggio nautico Storic Lidorama di Lonato aveva trovato il ragazzo agonizzante su un soppalco della rimessa di barche con una profonda ferita a volto. Era in arresto cardiaco. Rianimato dai medici dell’eliambulanza era stato ricoverato in Rianimazione dove dopo 48 ore di agonia, nonostante il prodigarsi del personale sanitario, è sopravvenuto il decesso. Una tragedia al momento avvolta dal mistero su cui indaga il pm Carlo Pappalardo. Ieri mattina, il magistrato ha disposto nel luogo teatro del dramma un sopralluogo della Sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri. Gli specialisti dell’Arma hanno raccolto reperti e cercato tracce di sangue. La tragedia non avrebbe avuto testimoni. Ma gli inquirenti vogliono essere davvero certi che la vittima si trovasse nell’hangar nautico da solo. Stando alla prima ricostruzione, dopo aver pranzato al Coco Beach con la mamma e i titolari del rimessaggio, Alejandro si era allontanato per andare ad ammirare le barche. Quello che è successo dopo è un giallo che i carabinieri della Compagnia di Desenzano guidati dal capitano Massimo Cicala cercano di risolvere. Subito dopo il ritrovamento del ragazzo, i militari hanno ascoltato i dipendenti dello Storic Lidorama.

 

LA PROCURA ha disposto l'autopsia sul corpo del 18enne, mentre da ieri il rimessaggio è sotto sequestro giudiziario. Stamattina sarà ascoltata la mamma Michela. In attesa della verità (gli inquirenti non tralasciano alcuna pista o ipotesi, anche le più inquietanti) sullo sfondo resta il dolore per la morte di un ragazzino. Alejandro Lorenzato, con una passione per le moto d'acqua, la musica trap e le serate con gli amici.

 

IN QUESTE ORE, come accade quando una persona giovane muore in circostanze tragiche, i social sono stati invasi da ricordi, messaggi di dolore e cordoglio. Quello più toccante è della cugina Asia. «In momenti come questi non ci sono parole per descrivere ciò che si prova. Non dovevi andartene così presto. Sei stato un guerriero, ancora non mi capacito. Due giorni di agonia – ha scritto la cugina – e sofferenza. Diciotto anni di vita trascorsi insieme. Tu che eri più piccolo di me di quasi due mesi e io mi divertivo a chiamarti cuginetto. Avevamo tante cose da fare insieme, troppe, ed invece te ne sei andato. Pensare che la tua ultima ora di vita ci siamo potuti salutare e vedere non hai idea di quanto mi riempia di gioia, non me lo sarei perdonato se non ti avessi visto. Eri un ragazzo stupendo, bellissimo, e tutt'ora lo sarai. Sarai l'angelo più bello di tutti, con quel sorriso magnifico che ti illuminava il viso».

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