L’INIZIATIVA

La maratona del bene

Spesso non si riesce a guardare più in là del proprio naso. Si vive cercando quello scampolo di felicità che può bastare a noi stessi, senza la preoccupazione di quello che accade dietro l’angolo. Nel mondo le situazioni difficili sono molte e complesse e per questo, ringraziando di essere nati «nella parte più fortunata», bisognerebbe dedicare un po’ del proprio tempo ad un’attività di volontariato, almeno una volta nella vita. Oltre a fare del bene al prossimo, il volontariato fa del bene anche a noi stessi, perché ci mette a confronto con persone, percorsi e idee diverse. Misurandosi con gli altri si fanno nuove esperienze e si riesce ad avere una visione più ampia della vita. È vero che al giorno d’oggi il tempo libero è sempre più limitato, ma perché sprecarlo davanti alla tv, o peggio ancora cercando di costruire relazioni virtuali sui social? Ma soprattutto, perché non prodigarsi in modo costruttivo dando una mano concreta a chi invece ha fatto del volontariato la mission della propria vita? Anche nella nostra provincia le persone che si mettono a disposizione del prossimo sono tante, tantissime. Un «esercito di angeli» che si prendono cura di chi è meno fortunato. Un contributo al mondo del volontariato può arrivare anche da V.V.B. Per la Vita, la maratona benefica organizzata dal Gruppo Editoriale Athesis - che fa capo ai quotidiani L’Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi - per sostenere cinque associazioni del territorio. Dopo la presentazione nei giorni scorsi dell’associazione Diabete Brescia e di Altravoce di Darfo, oggi è il turno di Mami Voice, che ha messo a punto un dispositivo importante che va in soccorso dei bambini nati prematuramente, costretti a una degenza in incubatrice. Grazie alle vibrazioni trasmesse dal dispositivo, il neonato sente la voce della mamma, e in questo modo il distacco è meno traumatico. Tutto questo senza introdurre nella termoculla particolari apparecchiature, senza che vi siano ulteriori campi elettromagnetici a disturbare il bambino e senza andare ad intralciare il fondamentale lavoro del personale medico. Mami Voice è già utilizzato con successo in alcuni ospedali sia bresciani che di altre parti d’Italia, oltre a Betlemme, Gerusalemme e Tel Aviv.

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