Ecco la regina
del gelato.
«La passione è il segreto»

di Irene Panighetti
Silvia Tosoni con la copia di Bresciaoggi che ne esalta il primo posto in classifica
Silvia Tosoni con la copia di Bresciaoggi che ne esalta il primo posto in classifica
Silvia Tosoni con la copia di Bresciaoggi che ne esalta il primo posto in classifica
Silvia Tosoni con la copia di Bresciaoggi che ne esalta il primo posto in classifica

Silvia Tosoni dell’omonima gelateria di Molinetto di Mazzano ha avuto una grande e gradita sorpresa ieri quando ha appreso di essere la prima in classifica nel contest di Bresciaoggi dedicato al miglior gelato dell’estate. Forte di oltre 900 preferenze, la gelataia ringrazia «i miei clienti perché negli anni mi hanno dato tante soddisfazioni e grazie anche a chi legge Bresciaoggi e si prende la briga di spedire il tagliando con i voti appositamente per segnalare la mia attività, o, meglio, la mia passione perché fare la gelataia è ciò che volevo fare sin da piccola e, grazie anche ai miei genitori, dopo 6 anni trascorsi in fabbrica, ormai è da oltre 20 anni che sono in questa mia gelateria. Sono stata 9 anni in un locale in affitto qui vicino poi ho avuto l’opportunità di questa soluzione familiare e dal 1997 ho aperto qui», racconta. L’ACCOGLIENZA sia di Silvia che dell’ambiente è molto cordiale: situata in una parte di una cascina rurale, la gelateria, sulla strada provinciale (ma isolata dai rumori e dal traffico) ha spazi per il parcheggio e anche per la consumazione all’aperto. Silvia Tosoni abita sopra il laboratorio dove ogni mattina si reca «con la stessa passione dell’inizio, perché amo il mio lavoro e mi piace tantissimo anche il gelato». Seppur attrezzato, il locale non ha ancora ripreso con il servizio bar come invece c’era in epoca pre-covid; già, il Covid e tutto ciò che ha significato per una gelateria, con la chiusura obbligatoria e la successiva possibilità dell’asporto: «In aprile mi sono organizzata per le consegne a domicilio durante i fine settimana e debbo ammettere che non è andata male, anzi, sono riuscita a farmi conoscere anche in zone dove prima non arrivavo, come Calvagese o Buffalora. Dal 4 maggio ho riaperto e, merito pure del bel tempo, i clienti sono arrivati presto». Non del tutto negativa, insomma, l’esperienza della pandemia… «In effetti mi ha dato l’opportunità si sperimentare ricette e quantità nuove - prosegue Tosoni - per esempio, durante la chiusura non aveva senso fare tanta pastorizzazione per il gusto crema, quindi ho iniziato a farne poca e a mano, nella pentola, abitudine che ho mantenuto e la qualità ne guadagna, i clienti lo notano. Del resto la mia regola ferrea di sempre è che il gelato deve essere fatto ogni giorno, la sera deve finire, anche a costo di esaurire un gusto quando ancora non è l’orario della chiusura: ho ricevuto qualche critica per questo ma non importa, non si può servire il gelato del giorno precedente». A PROPOSITO di qualità e di gusti, quale quello prodotto per primo, quando ancora Tosoni si affacciava nel vellutato mondo del gelato? «Fior di latte – ricorda – è un classico e sul classico sono restata anche oggi, con i gusti tradizionali e qualche novità, in tutto ho una gamma di circa 24 sapori. I clienti gradiscono molto il cioccolato fondente e la nocciola». Magari sono proprio questi due gusti ad aver spinto i suoi affezionati frequentatori a votarla nel contest del nostro giornale, che, secondo Silvia Tosoni «è un gioco simpatico e se alla fine dovessi vincere per me sarebbe un premio dopo oltre trent’anni anni di attività». Il modo per aiutarla a realizzare questo piccolo, grande, obiettivo? Dedicarle il tagliando odierno dal valore di venti punti e continuare a comprare Bresciaoggi per far avere i punti in redazione, un po’ alla volta o con il botto finale! • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti