Pallone d’Argento, la parola ai quaranta

Se la votazione dei capitani d’Oro è una faccenda relativamente semplice, la raccolta delle preferenze dei capitani d’Argento è una questione ben più complessa. Anzitutto i numeri. Si passa dagli 11 giocatori di Serie D ed Eccellenza a un totale di 40. E da un massimo di 55 all’astronomica cifra di 200 punti, tutti da distribuire ai dodici finalisti di Promozione e Prima. È un bottino non da poco, che può spostare seriamente gli equilibri del voto e rimettere in discussione quanto deciso dai lettori. Nonostante numeri diversi, le regole della votazione d’Argento sono le stesse in vigore anche per l’Oro. Ogni capitano, indicato espressamente alla redazione sportiva dalla società di appartenenza, deve consegnare, entro stasera alle 20, le sue tre preferenze. Tre punti vengono attribuiti al primo nome indicato, due al secondo, uno al terzo. Questi punti, raccolti e sommati a quelli dei lettori, vengono poi consegnati alla giuria per l’ultimo passaggio formale.

NATURALMENTE ogni giocatore può scegliere di votare secondo la propria indole o i propri gusti, oppure farsi portavoce del parere di un intero spogliatoio. Chi invece non se la sentisse di esprimere un giudizio o non conoscesse i finalisti può anche scegliere la via dell’astensione, naturalmente consapevole di togliere punti a qualcuno. Non è escluso nemmeno l’auto-voto. Alcuni, infatti, si trovano ora nella doppia veste di capitani-giurati e quindi davanti a un bivio. Mi ritengo il migliore e quindi voto per me stesso? Oppure utilizzo la diplomazia e lascio che siano gli altri a votarmi? Come sempre la risposta la conoscono solamente i diretti interessati, ragazzi e uomini che hanno storie di vita (e di calcio) diametralmente opposte l’una dall’altra. In particolare, nella scomoda posizione di capitano e finalista si trovano Carmine Marrazzo (Atletico Castegnato) e Paolo Ongaro (Urago Mella), due stelle che hanno conquistato la seconda fase a suon di tagliandini e prima ancora di prestazioni sul campo. Un’indiscrezione? Marrazzo è stato il primo a consegnare il proprio voto alla redazione sportiva. Ongaro, invece, ha scelto di prendersi del tempo per ragionare e sfruttare tutte le ore da qui alla deadline. Alle ore 20 di ieri sera, dei quaranta capitani d’Argento erano in dieci a non aver ancora espresso un giudizio. Si tratta di un quarto degli elettori, una quota non indifferente che potrebbe ribaltare le gerarchie. A differenza del Pallone d’Oro, dove c’è un fuggitivo che ha già scavato un piccolo solco, nel caso dell’Argento i finalisti partono tutti da posizioni molto ravvicinate. Tra Matteo Dincao, preferito dei lettori, e Damiano Manzoni, secondo in classifica, ci sono solamente 7 punti; 10 tra Manzoni e Marco Negrello. Quindi altri 10 tra Negrello e i due capitani-finalisti Paolo Ongaro e Carmine Marrazzo. Complessivamente nemmeno Luca Pezzottini può considerarsi fuori dai giochi, con 51 punti da recuperare a Dincao. Tutto starà nel capire quali, tra i suoi colleghi, vorranno indicarlo come migliore del lotto. Alle 20 di ieri, per chiudere, tutti i finalisti avevano ricevuto almeno un voto dai capitani. Segno che i lettori hanno saputo promuovere una dozzina davvero di grande qualità. Il resto lo si scoprirà solo nelle prossime ore.

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