PALLONE-STORY

Ligarotti, Moreschi, Ferlinghetti, è qui la festa

di Alberto Armanini
Mauro Moreschi  (Argento), Cristiana Girelli (Perla), Giordan Ligarotti (Oro) e Fabio Ferlinghetti (Bronzo): sono i vincitori del 2015
Mauro Moreschi (Argento), Cristiana Girelli (Perla), Giordan Ligarotti (Oro) e Fabio Ferlinghetti (Bronzo): sono i vincitori del 2015
Mauro Moreschi  (Argento), Cristiana Girelli (Perla), Giordan Ligarotti (Oro) e Fabio Ferlinghetti (Bronzo): sono i vincitori del 2015
Mauro Moreschi (Argento), Cristiana Girelli (Perla), Giordan Ligarotti (Oro) e Fabio Ferlinghetti (Bronzo): sono i vincitori del 2015

Ligarotti, Moreschi, Ferlinghetti. E naturalmente Cristiana Girelli. Il 2015 sarà a lungo ricordato come l’anno della svolta definitiva, l’edizione in cui ai Palloni d’Oro, Argento e Bronzo si aggiunge anche la Perla del Calcio, il primo riconoscimento individuale per una giocatrice mai assegnato da un giornale italiano. Ed è soprattutto un anno di assoluta nobiltà calcistica, con l’incoronazione di giocatori che hanno scritto la storia del pallone bresciano.

ORO. Tra i due litiganti... spunta Giordan Ligarotti. Mentre tutti attendono l’incoronazione di Alessandro Triglia o di Lorenzo Paghera, i due bomber di riferimento del campionato di Eccellenza, all’ultima curva il Pallone d’Oro va al centrocampista della Bedizzolese. È un premio a lungo sognato, inseguito e pienamente meritato. Non è solo l’annata a fare la differenza (mezza stagione con il Ciliverghe in D, l’altra metà da protagonista con i granata in Eccellenza) ma una sontuosa carriera tra i dilettanti. La volata è entusiasmante. Triglia, Ligarotti e Paghera si spartiscono le preferenze dei trenta giurati e non sembra esserci un verdetto certo. Nel quartetto di nomi che ogni esperto ha facoltà di esprimere Paghera infila sette primi posti mentre Triglia e Ligarotti rispondono con dieci ciascuno. La classifica finale è da brividi: Triglia 135, Paghera 139, Ligarotti 140. Un fotofinish in piena regola. «Aspettavo questo momento da tutta la carriera - confessa il neo Pallone d’Oro -. Un premio individuale da condividere con Ciliverghe e Bedizzole e da festeggiare con tutta la famiglia». L’incoronazione ufficiale avviene il giorno del suo compleanno: davvero un bel regalo.

ARGENTO. Molto meno combattuta la finalissima di Promozione e Prima. Qui il verdetto viene scritto con una pioggia di voti a favore di Mauro Moreschi, giocatore della Calvina, un totem del calcio bresciano. Ventuno giurati su trenta lo indicano come vincitore e gli altri nove lo mettono almeno tra i primi quattro posti. Niente da fare, quindi, per Matteo Ravizzola, la sorpresa dopo la fase di votazioni dedicata ai lettori, né per Francesco Bianchetti dell’Orsa Trismoka. La classifica finale dice Moreschi (211), Ravizzola (185), Bianchetti (168). L’ex Rezzato, Castegnato e Palazzolo è raggiante al momento dell’incoronazione. «Sono al settimo cielo ma voglio condividere simbolicamente il premio con gli altri ragazzi che hanno dato battaglia in finale - racconta -. Tutti avrebbero meritato un riconoscimento per la passione con cui vivono questo sport».

BRONZO. Se possibile l’elezione di Fabio Ferlinghetti è ancora più travolgente. Il capitano del Villa Carcina ha convinto in primis i lettori di Bresciaoggi, che lo hanno portato al primo posto dopo la fase a tagliandini. Il resto lo fa la giuria. Nonostante la rimonta di Mauro Sigalini, quell’anno protagonista con il Saiano, Ferlinghetti vince con 230 punti e porta il Bronzo per la prima volta in territorio triumplino. Al terzo posto finirà Giambattista Magli, che come tradizione vuole vincerà l’anno successivo. «Mentre veniva fatto lo spoglio dei voti ero in panchina con la Juniores del Villa Carcina - rivela Ferlinghetti -. Quando mi hanno detto che ho vinto ho festeggiato come se la squadra avesse fatto un gol e mi hanno presto tutti per matto. Che gioia, che emozione, che onore: una sensazione davvero fantastica». Un onore che tocca da vicino anche il pianeta femminile, con Cristiana Girelli prima acclamata dal pubblico e poi confermata dai giurati. Ma questa è un’altra storia a tinte rosa che meriterà, nei prossimi giorni, di essere raccontata con uno spazio adeguato.

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