L’INTERVISTA

«Io, Perla felice e orgogliosa
Il calcio è la mia vita»

di Andrea Turla
Rossella Valesi: la trequartista del Cortefranca è la quarta vincitrice del bonus settimanale della Perla
Rossella Valesi: la trequartista del Cortefranca è la quarta vincitrice del bonus settimanale della Perla
Rossella Valesi: la trequartista del Cortefranca è la quarta vincitrice del bonus settimanale della Perla
Rossella Valesi: la trequartista del Cortefranca è la quarta vincitrice del bonus settimanale della Perla

Letale su punizione, ammiratrice di Valentina Cernoia, perla dal mancino avvelenato: Rossella Valesi è la prima giocatrice del Cortefranca a ottenere il bonus settimanale. «Non me lo aspettavo - confessa - anche perché in questo periodo so che è difficile votare. È una bella soddisfazione, spero di continuare così». Roberta Picchi, Simona Muraro e Giulia Sirelli sono le altre franciacortine in corsa per la Perla: «Le conosco bene: meritano tutte».

IL CORTEFRANCA ha nello spirito di squadra il suo punto di forza: unite in campo, le ragazze si frequentano anche nella vita di tutti i giorni. «Ci aiutiamo moltissimo, soprattutto nei momenti difficili. Nessuna giudica, ma si cerca di mettere le compagne a proprio agio perché esprimano al meglio le loro qualità. Picchi e Muraro sono due veterane: un punto di riferimento per noi giovanissime». Rossella, classe 1998, gioca da quando aveva 5 anni. Come tante calciatrici ha iniziato per intercessione di un fratello che già tirava calci al pallone: «Andavo a vederlo giocare, poi ho provato - racconta la quarta vincitrice del bonus settimanale - Con me c’era un’amichetta e questo mi ha aiutato a superare la titubanza iniziale: la squadra del mio paese, il Castelleone, era solo maschile. Con il tempo, però, mi è piaciuto talmente tanto che non volevo più andare via». A 13 anni Rossella ha la possibilità di giocare nel Mozzanica, realtà all’avanguardia nel settore femminile: «In realtà io non volevo giocare con le femmine - confessa - pensavo che avessero meno grinta e meno forza rispetto ai maschi. Quando sono andata a provare, però, mi sono resa conto che non era affatto vero. La realtà era un’altra: ho visto una tenacia e una convinzione stupefacenti». Prima con le Giovanissime, poi nella Primavera, la calciatrice gioca da mezz’ala. «Un ruolo che mi è sempre piaciuto molto, anche se richiede un grande sforzo: devi essere pronta a lanciarti in attacco ma disponibile a tornare indietro per aiutare la difesa». Quando a 19 anni Rossella passa al Chiari Women, oggi Cortefranca, si riscopre trequartista.

«HO IMPARATO ad apprezzare anche questo ruolo, che dà più libertà ma richiede una grande visione di gioco: sei regista, devi intuire la posizione migliore per aiutare punte e centrocampisti». Sempre nel segno della collaborazione. «Quando arrivo sotto porta tutti mi consigliano di calciare perché ho un buon tiro: a me però piacciono le azioni corali, gli inserimenti che permettono di muoversi insieme». Dotata di ottime qualità sia fisiche che tecniche, Rossella sta lavorando sulla personalità. «Da adolescente mi abbattevo facilmente, ma negli ultimi anni sono cresciuta molto. Due calciatrici oggi in Serie A, Sofia Colombo e Asia Bragonzi, mi hanno spronato. Sofia giocava con me nel Mozzanica e Asia era mia compagna di scuola: ci scontravamo spesso nei tornei. Per essere alla loro altezza mi sono allenata con sempre maggiore convinzione: ho capito che nel calcio è la mentalità a fare la differenza».

E I RISULTATI sono arrivati: nel Cortefranca Rossella è titolare. Con tanti sacrifici: dopo otto ore di lavoro (fa l’impiegata commerciale) ha appena il tempo di passare da casa, riempire il borsone e guidare fino a Cortefranca per l’allenamento. «Ci vuole un’oretta, arrivo a casa a mezzanotte. La domenica mi sveglio alle sette per le trasferte, ma non mi è mai pesato: è la mia vita». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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