BRESCIA

Bozzoli è stato
un omicidio
premeditato

Pier Luigi Maria Dell'Osso
Pier Luigi Maria Dell'Osso
Pier Luigi Maria Dell'Osso
Pier Luigi Maria Dell'Osso

«Secondo la nostra ricostruzione Giacomo Bozzoli avrebbe portato fuori dall’azienda il cadavere dello zio nascosto in un sacco che si usava per le scorie come ne erano presenti tanti in azienda. Per questo non ci sono tracce della vittima sull’auto utilizzata». È quanto riferito dal procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso ricostruendo le indagini sulla scomparsa di Mario Bozzoli. «Non sappiamo - ha aggiunto - dove possa essere stato portato il morto». «Quello di Mario Bozzoli è un omicidio a lungo premeditato e consumato nei pressi degli spogliatoi della fonderia». Così il procuratore generale di Brescia Pierluigi Maria Dell’Osso sul caso dell’imprenditore bresciano scomparso nel 2015 dalla fonderia che gestiva con il fratello Adelio e i nipoti Alex e Giacomo, questi ultimi accusati di omicidio volontario premeditato. «Non abbiamo un corpo e quindi non sappiamo come è stato ucciso» ha detto Dell’Osso. «Gli autori materiali sono i due fratelli Alex e Giacomo Bozzoli» ha aggiunto il procuratore generale di Brescia.

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