LA DISCOTECA

"Caso" Number One, residenti e amministratori preoccupati: varato un "Decalogo sicurezza"

di Simona Duci
Folle di giovanissimi si riversano in stazione a Rovato e sui mezzi pubblici tra oltraggi, atti vandalici, droga e violazione delle regole della sicurezza stradale

L’impunità del branco è un tema caldo anche in Franciacorta. Oltraggi, atti vandalici, droga, violazione delle regole della sicurezza stradale. La lista è lunghissima, in riferimento alle situazioni provocate soprattutto dai giovani clienti (quasi tutti minorenni) della discoteca Number One di Corte Franca, che nelle notti brave da oltre un anno stanno tenendo sotto scacco le comunità limitrofe.

La preoccupazione si fa spazio tra residenti e commercianti

Tra i residenti di Rovato, Corte Franca e Adro c’è preoccupazione sulla situazione, che costantemente si ripresenta quando l’ospite atteso è una qualche star della trap. Tra le situazioni irrisolte ci sono anche i costi dei danni causati del branco: alle case, ai negozi, nei parcheggi privati, alle automobili, per piccoli furti di biciclette, sui trasporti pubblici e lungo le strade. «Sembra che possano fare quello che vogliono – ha commentato Stefano, un residente di Borgonato, che vive a pochi passi dalla stazione, presa più volte d’assalto dal popolo della notte –. Questi ragazzi arrivano, si comportano come selvaggi, e infine, quasi indisturbati, se ne tornano a casa, lasciando dietro di sé un desolante scenario».

"Piccoli" vandali, con un età che va dai 15 ai 20 anni

Tra i problemi principali all’attenzione gli amministratori è il numero elevato dei ragazzi che partecipano agli eventi, tutti tra i 15 e i vent’anni, che è impossibile tenere a bada «perché sono troppi». Scendono a centinaia dai treni in arrivo alla stazione di Rovato, irrequieti sostano in attesa delle navette per il passaggio alla discoteca, ma nel frattempo scoppiano risse, si commettono atti vandalici, e poi in massa si dirigono lungo la provinciale rischiando la vita. Per mantenere la sicurezza cinque mesi fa è stato istituito un tavolo della sicurezza, che coinvolge i tre Comuni sopracitati, la proprietà, la Questura e la Prefettura, che di concerto lavorano per realizzare un piano di prevenzione e contenimento. Nonostante gli sforzi, la follia resta dilagante, l’ultimo episodio è stato registrato solo un paio di settimane fa. Nel frattempo il prezzo più alto lo pagano i cittadini, le vittime collaterali delle scorribande.

Gli amministratori riuniscono le forze dell'ordine

Il sindaco di Rovato, Tiziano Belotti ha inviato una nuova richiesta di intervento alla Prefettura, e alla Questura che ha risposto condividendo le preoccupazioni. Le istituzioni a hanno deciso di riunire tutte le forze dell’ordine, compresa la polizia locale di Rovato, Corte Franca e Adro, nell’intendo di costruire insieme un vero e proprio «Decalogo della sicurezza» da consegnare alla proprietà. Tra i suggerimenti: l’introduzione del servizio gratuito in navetta dalla stazione di Rovato e un potenziamento della flotta, bodyguard a bordo delle navette e alla stazione di Rovato dalle 19 per gestire gli arrivi. «Soprattutto – ha fatto presente il sindaco Belotti - perché i clienti della discoteca si incrociano in orari serali con studenti, lavoratori e famiglie». Tra i temi presi in carico anche la questione dei rifiuti abbandonati: dovrà essere rivalutata la pulizia delle strade e delle aree compromesse e messa a carico di un soggetto specifico. Infine, i parcheggi gratuiti all’interno del locale, per evitare quelli abusivi nelle proprietà private e nei vigneti che sono stati causa in passato di situazioni di tensione con i residenti.

 

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