Una vera «casa» per le eccellenze della Valtrompia

di Edmondo Bertussi
Le ex scuole di Predondo
Le ex scuole di Predondo
Le ex scuole di Predondo
Le ex scuole di Predondo

A fine giugno sarà finito e consegnato chiavi in mano il primo lotto dei lavori in corso a Predondo per trasformare le ex scuole nel punto di vendita e di degustazione del Nostrano Valtrompia. IL PROGETTO. Dopo essersi aggidicata l’appalto curato dalla Comunità Montana su base d’asta di 80.000 euro, la ditta Adamo Tanghetti Tinteggiature si è messa al lavoro sull’edificio sede del quarto progetto «formaggio» in alta valle finanziato con i fondi del bando di Fondazione Cariplo «Valli Resilienti». Gli altri tre, ricordiamolo, sempre attinenti la filiera casearia, sono: la stagionatura in miniera, con i primi risultati della sperimentazione presentati (e degustati) nel corso della recente rassegna dedicata alla Bruna Valtrumplina; la produzione del fieno; il ritorno all’utilizzo del letame locale, da problema a risorsa. Una strategia in atto a 360 gradi: oltre che produrre bisogna vendere a prezzi remunerativi, e per averli il prodotto deve essere buono ma anche conosciuto. Il Nostrano Valtrompia, che si può fregiare del marchio Dop, con il traino formaggelle e tutto il resto è sicuramente eccellente. Ma è di nicchia, e farlo conoscere sul mercato è decisivo per il futuro. La struttura in Predondo è in posizione strategica nel luogo di produzione, di fatto sulla Provinciale 345 e facilmente raggiungibile, ed è studiata come esclusiva per la vetrina e la vendita della produzione montana, oltre che per ospitare iniziative promozionali. I lavori sul fabbricato vicini al traguardo riguardano impianti elettrici e idraulici, serramenti, copertura e cappotto, riqualificazione energetica e tinteggiatura. Seguirà in autunno un secondo lotto di lavori. Alla fine si avrà a disposizione un grande spazio per l’esposizione dei prodotti, la vendita e la degustazione al coperto, adatto anche alle attività all’aria aperta. In estate sarà pubblicato il bando per la gestione che vedrà impegnati operatori formati e qualificati. Un manager di rete è già al lavoro invece per la organizzazione del «marketing» focalizzato su un obbiettivo globale: «vendere» assieme al prodotto anche il territorio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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