Un lavoro e una casa: l’occasione è a Irma

di E.BERT.
L’edificio di Irma che è tornato sul mercato
L’edificio di Irma che è tornato sul mercato
L’edificio di Irma che è tornato sul mercato
L’edificio di Irma che è tornato sul mercato

Duecento euro al mese per il primo anno che salgono a 300 nel secondo: è l’ammontare dell’affitto che il Comune di Irma chiede al nuovo, potenziale gestore del bar ristorante con annesso negozio e appartamento in cui vivere nel centro del paese. Il bando relativo scade il 4 giugno, e offre una occasione interessante per esempio a una giovane coppia. ENTRANDO nei dettagli, sul tavolo c’è un bar negozio di 228 metro quadri che ha come pertinenza un appartamento da 130. È tutto funzionante e si trova tra municipio e Centro civico, col valore aggiunto di un ampio terrazzo e di un portico sulla vallata. La base di gara è rappresentata da 100 euro complessivi al mese nel primo anno (200 negli anni successivi) per il negozio di vicinato per alimentari e non e il bar ristorante; più altri 100 per l’utilizzo dell’alloggio per i sei anni del contratto, senza adeguamenti Istat. A rendere ancora più interessante il bando ci sono poi l’impegno del Comune (con fondi del capitolo Valli Resilienti) a installare un distributore automatico di tabacchi, e una dote per il gestore di 5.000 euro per attività da lui curate: dall’insegna al collegamento internet, passando per un sito in italiano e inglese dedicato alla valorizzazione dell’attività. Al di là dell’occasione da sfruttare, la riapertura è attesa anche dai residenti: il bar è chiuso dall’agosto scorso, dalla scadenza del contratto col quale Omar Porteri e Valeria Balia avevano aperto l’esercizio pubblico 5 anni fa. Entrambi ragionieri ne avevano fatto una scelta di vita, ridando a un paese di 130 abitanti, e chiamandolo «Irma la dolce», un servizio importante cancellato dopo la chiusura dell’emporio dei Calcari. Raccontavano sempre che era stato un articolo di Bresciaoggi a convincerli. «Non per motivi economici ma ancora per una nuova scelta di famiglia come all’inizio - spiega il sindaco Mauro Bertelli -, hanno interrotto la loro esperienza nella quale si erano buttati con entusiasmo». Ora si prova a rilanciare, e in Comune ricordano che la nuova offerta deve essere complessiva: solo in caso di assenza di domande di questo tipo, in subordine, il Comune potrà prendere in considerazione anche una eventuale richiesta per il solo esercizio commerciale. •

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