Testimoni della Resistenza Bovegno piange Giacomelli

di E.BERT.
Libero Giacomelli
Libero Giacomelli
Libero Giacomelli
Libero Giacomelli

Era l’ultima memoria storica vivente della Resistenza dell’alta Valtrompia, e si è spenta domenica sera a Bovegno. Libero Giacomelli aveva compiuto 95 anni in maggio, fino ai novanta era stato impegnatissimo nella sua comunità, e interessato alle vicende del suo paese fino all’ultimo. Lettore di Bresciaoggi fin dal primo numero, aveva assorbito la passione politica dai genitori: la mamma Maria Poli, maestra, e il padre, il calzolaio Silvio, durante il fascismo erano iscritti (attivissimi) alla cellula del Pci del paese; gestivano la Cooperativa ed erano sorvegliatissimi. Il 14 agosto del 1944 la loro casa venne bruciata durante la strage fascista condotta dalla banda Sorlini, e il padre morì nel gennaio del ’45 per gli stenti patiti nascosto sui monti. Nel ’43, a soli vent’anni, Libero era uno dei fondatori del Cln di Bovegno. Giovane geometra trovò impiego nella miniera Tassara di interesse bellico, e così ebbe l’esonero dal fronte e una copertura per i collegamenti coi partigiani. Il 25 aprile diventò sindaco della Liberazione fino alle elezioni di maggio. Poi il lungo impegno a livello provinciale nel Pci e come funzionario, nel 1954, della Lega Cooperative di Brescia. A 74 anni diventò presidente della casa di riposo San Giovanni, protagonista del suo sviluppo. La salma è nella Casa del commiato Mutti di Bovegno, e domani alle 15 ci sarà la cerimonia funebre. •

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