Sport e disabilità L’Ac Valtrompia scende in campo

di M.BEN.
Capire e imparare con lo sport
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Capire e imparare con lo sport
Capire e imparare con lo sport

Lo sport come strumento di integrazione e conoscenza reciproca. È questo il comandamento alla base del progetto «1 a 0 per la disabilità», promosso dall’AC Valtompia e che ha coinvolto gli utenti della cooperativa L’Aquilone di Gardone. Il progetto ha interessato una ventina di piccoli calciatori della società (200 i tesserati tra bambini e ragazzi), 3 allenatori, 9 utenti della coop accompagnati da 4 operatori e 2 volontari. «È TERMINATO il primo ciclo di incontri, ma abbiamo già previsto una tornata primaverile - spiegano gli organizzatori - L’obiettivo è stato quello di promuovere una crescita culturale nei più piccoli avvicinandoli al mondo della disabilità, favorendo la cultura del diverso. Ci sono stati diversi incontri per sensibilizzare i ragazzi e per includere gli utenti. L’iniziativa, sotto il coordinamento di una psicologa, ha coinvolto anche le famiglie: è stato realizzato un sondaggio per capire l’attuale percezione della disabilità, intesa come disabilità mentale e non solo fisica». Il percorso, particolarmente apprezzato dai partecipanti, ha permesso di creare consapevolezza tra i giovani sportivi e contribuire all’integrazione dei diversamente abili. Promuovere il diritto di cittadinanza, valorizzare le persone nella loro diversità e incrementare l’inclusione: questi i risultati raggiunti al termine di un ciclo di quattro incontri. Il primo appuntamento ha coinvolto i bambini e le famiglie, alle quali è stato chiesto di compilare un questionario iniziale sul tema della disabilità, c’è stata poi una visita all’interno della cooperativa per far conoscere reciprocamente i protagonisti di questa avventura. Infine, ci sono stati due appuntamenti che si sono volti nel nuovo campo sintetico Redaelli di Ponte Zanano: il primo è stato un momento di danza terapia, il successivo un incontro sportivo-ludico-didattico. Durante la serata conclusiva è anche emersa da parte dei bambini dell’AC Valtrompia una chiara percezione della disabilità fisica rispetto ai casi di carenza mentale. •

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