Sono di Memmo i campioni dei tagliaboschi

di E.BER.
La prova del «spartidur» decisiva per l’assegnazione del titolo
La prova del «spartidur» decisiva per l’assegnazione del titolo
La prova del «spartidur» decisiva per l’assegnazione del titolo
La prova del «spartidur» decisiva per l’assegnazione del titolo

Il trofeo dei tagliaboschi, organizzato dalla Pro Loco per il giorno di Ferragosto, è stato da record: circa cinquecento spettatori hanno gremito le tribunette di piazza Santa Barbara. Tutto esaurito e tifo da stadio, mentre sotto gli occhi del giudice Claudia Giacomelli, grazie al prezioso lavoro dello staff coordinato da Luciano Rambaldini, le squadre di Memmo, San Colombano, Bovegno e Serramando si sfidavano. È stato subito testa a testa tra Memmo e Bovegno, giunte esattamente appaiate con 550 punti dopo sei prove a quella finale: il taglio del tronco col «spartidur», la lunga sega dentata mossa a mano. Preceduta dalla gara di «spaccasocchi» e carriola (primo San Colombano); taglio dei rami artificiali (vinta da Memmo); fetta del tronco più sottile (Serramando: 0,586 centimetri); taglio del tronco con la scure (Fausto Piotti di Memmo); taglio del tronco a caduta sul bersaglio centrato da ben tre squadre (Serramando, Bovegno e Memmo). Col «spartidur» si doveva tagliare nel minore tempo possibile un tronco di 70 centimetri di diametro. Memmo ha strabiliato riuscendoci in 2'41", distanziando di oltre un minuto Bovegno, superato in classifica generale per dieci punti (650 a 640) e facendo en-plein dei trofei perpetui. A Memmo, oltre ai trofei, sono danti i premi offerti dalla ditta Narciso Giacomelli; a Bovegno quelli offerti dalla Luciano Rambaldini e dall’impresa edile Gerardini; a Serramando dalla ditta Oscar Tavelli; a San Colombano ancora dalla ditta Giacomelli. A conclusione la lotteria con i premi messi in palio dalla Pro Loco. •

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