Racchette e penne nere: una sede per due

di Edmondo Bertussi
I ragazzi della scuola tennis e sullo sfondo l’edificio che ospiterà biblioteca alpina e museo contadino
I ragazzi della scuola tennis e sullo sfondo l’edificio che ospiterà biblioteca alpina e museo contadino
I ragazzi della scuola tennis e sullo sfondo l’edificio che ospiterà biblioteca alpina e museo contadino
I ragazzi della scuola tennis e sullo sfondo l’edificio che ospiterà biblioteca alpina e museo contadino

Convivenza sarà. Con tanto di promessa di «concreta collaborazione». Ma inevitabilmente sarà una convivenza forzata, calata dall’alto e ingoiata come un rospo dal Tennis Club. Costretto a prendere atto di una decisione ormai messa nera su bianco: racchette e penne nere si divideranno gli spazi dell’edificio comunale di Pradalonga: gli uni per l’attività sportiva, gli altri per il nuovo museo contadino. LA TEGOLA sulla testa del Tennis Club è caduta a fine aprile: niente più uso esclusivo degli ampi spazi della sede nella villetta del Comune, recentemente ristrutturata su due piani davanti al campo da gioco. Di fatto al sodalizio sportivo resterà solo una piccola parte dell’edificio: tutto il resto sui due piani sarà occupato dal nascente museo contadino e dalla biblioteca alpina. Pensati e progettati dalle penne nere di Collio dopo che la loro madrina, la novantenne Elsa Lazzari, che vive a Torino ma torna spesso nella sua Bovegno, ha messo a disposizione del gruppo, inizialmente per quindici anni, la sua interessante collezione etnografica. Gli alpini si sono subito rivolti al Comune per risolvere il problema della collocazione. Tre le opzioni messe sul tavolo dal municipio: la villetta sede da due anni del Tennis Club, all’uscita del paese prima del Residence Park, la vecchia casa di riposo nella centralissima piazza Zanardelli oppure le scuole. Con strascichi eufemisticamente «polemici», gli alpini hanno optato a maggioranza per la prima soluzione. Il Comune a quel punto ha deciso di rispettare il volere delle penne, e il Tennis Club si è visto recapitare la lettera di consegna delle chiavi. Conclusione? I responsabili sono decisi a proseguire l’attività e a rispettare i loro programmi, usufruendo di una stanza e del portico, intenzionati a una «concreta collaborazione» con gli alpini che gestiranno quotidianamente la struttura per il suo nuovo utilizzo. Senza fare polemiche, senza proteste, pensando prima al bene del paese e dei tesserati, ma comunque a denti stretti. Anche perché di mezzo c’è un programma di attività già stilato per l’estate ormai alle porte. La scelta dello scorso anno di affiliarsi al Csi, approvata dal Coni, e la vicinanza della scuola gestita da Emidio Rossi, sono state determinanti per la crescita del sodalizio: quest’anno sono già oltre 70 le adesioni, a premiare il lavoro fatto per restituire vigore a una società blasonata. Nel fitto calendario estivo spicca l’«Esta Tennis», organizzata lungo due filoni complementari: i corsi rivolti a tutti e l’attività e gli eventi del settore giovanile. I primi sono quattro, sempre dalle 8 alle 12, sul campo in sintetico in Pradalonga: dal 19 al 30 giugno; dal 3 al 14 luglio; dal 24 luglio al 4 agosto; dal 7 al 18 agosto. Per i giovani confermata la classica «Sunday Cup» nelle seguenti tre tappe: 1 luglio; 15 luglio; 29 luglio. Si aggiunge dal 19 al 26 agosto il torneo per le famiglie. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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