Progetti, lavori e introiti: passa il rendiconto 2017

di F.Z.

C’era anche il Comune di Lumezzane nella lista degli enti locali ai quali la Prefettura nei giorni scorsi aveva chiesto di approvare entro i termini previsti il rendiconto del 2017. Detto, fatto: il Consiglio comunale, dopo che ogni assessore ha elencato le attività svolte e snocciolato i numeri connessi, ha detto «sì» al documento (astenute le minoranze). Ma durante la discussione sono emersi anche alcuni punti che inquadrano la situazione con vista sul futuro. Per quel che riguarda i cantieri, l’assessore Stefano Gabanetti ha parlato di 800 interventi compiuti con il global service per sistemare le strade e 2mila buche coperte. Poi ha annunciato che a metà giugno inizieranno i lavori per la realizzazione dell’atteso polo culturale di Faidana. UN SETTORE che fa ben sperare e per il quale si parla di ripresa è l’edilizia. Come testimonia l’aumento del gettito garantito dagli oneri, passato da 255mila a 360mila euro nell’arco di dodici mesi. Parlando di rifiuti, l’assessore Roberto Chindamo ha sottolineato la netta diminuzione del fenomeno dell’abbandono. Nessuna indicazione invece per quel che riguarda gli investimenti sui centri storici, che rappresentano un nodo ancora tutto da sciogliere. ALTRO CANTIERE importante parlando di numeri è la bonifica da 600mila euro della zona del cimitero unico di Sant’Apollonio e San Sebastiano, con in ballo un ulteriore ampliamento. Infine, il sindaco Matteo Zani, all’ultimo anno di mandato, ha annunciato che a metà giugno saranno distribuiti i 70 mila euro del bando comunale per i negozi di vicinato e, sul fronte industriale, rispondendo alle critiche delle minoranze, l’avvio da marzo del 2019 di momenti di confronto tra imprese, università e associazioni di categoria. Infine la questione autostrada. «I varchi per la sicurezza che abbiamo installato tra Lumezzane e Sarezzo ci forniscono dei numeri - ha detto il primo cittadino - 43 mila passaggi di veicoli in una settimana al Crocevia, 2.700 al giorno tra via Antonini e via Brescia, 1.500 verso la Valle di Sarezzo e 4mila verso la Valsabbia. Il 60% di chi arriva da Brescia sale verso Lumezzane. Ecco perché serve». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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